La giornalista anticamorra Marilena Natale, da anni sotto scorta, si è vista rifiutare la richiesta di affitto di una casa per le vacanze a Formia, in provincia di Latina: “La scorta potrebbe destabilizzare i vicini” è stata la motivazione addotta.

A dirlo è la stessa giornalista con un post su Facebook: “Sentirsi mortificati per aver fatto il proprio dovere: questo mi è accaduto oggi” scrive Marilena Natale, minacciata dal clan dei Casalesi e per questo sotto tutela dal 2017. E commenta amareggiata: “Morale della favola a Formia sono ben accetti i Bardellino, Giuliano, gli Esposito, i Bidognetti, i Mallardo ma non Marilena Natale: tirate voi le somme!”.

Hanno espresso solidarietà alla giornalista la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), il sindacato dei giornalisti, Articolo 21, decine di colleghi, cittadini di Formia. Sulla vicenda è intervenuto Nicola Morra (M5s), presidente della commissione parlamentare antimafia, che ha twittato: “Grave quanto avvenuto a Marilena Natale. Spero che gli abitanti di Formia dimostrino che fra di loro non c’è solo meschinità, ma anche altruismo e generosità, invitando la giornalista e mostrando ben altro atteggiamento”.

“Come se rischiare la vita ogni giorno per denunciare il malaffare fosse una colpa” ha scritto il presidente del sindacato unitario dei giornalisti della Campania, Claudio Silvestri. “Siamo certi” ha commentato il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti “che la Formia della società civile vorrà reagire a questa denuncia. Le case vanno rifiutate ai camorristi, non a chi è costretto a vivere sotto scorta. Diamo voce a questo appello di Marilena Natale e poniamo fine a questa vergogna”.

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