Il 24 aprile il mondo pacifista italiano scenderà in piazza per una straordinaria marcia della storica Perugia-Assisi. Migliaia di persone accanto a decine di enti locali e associazioni, alla vigilia della festa della Liberazione, si uniranno al grido di Papa Francesco: “Fermatevi! La guerra è una follia”. L’edizione straordinaria è stata voluta per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica verso un conflitto che – a detta degli organizzatori della marcia – “non può essere considerato come altri”.

A lanciare l’appello per primo è Flavio Lotti, storico coordinatore del comitato promotore della Perugia – Assisi: “Il nostro governo come altri non sta facendo abbastanza per sostenere lo sforzo necessario del negoziato. Dobbiamo uscire dalla logica della guerra e agire affinché Putin torni al tavolo della trattativa. L’unica persona che sta veramente lavorando in questa direzione è il pontefice”. E proprio al Papa, domenica prossima, Lotti con l’associazione “Articolo 21” e i Comuni di Assisi e Perugia, consegneranno in piazza San Pietro, le 655mila firme raccolte per impedire la terza guerra mondiale.

In molti hanno chiesto, ripensando alla marcia promossa da don Tonino Bello a Sarajevo, un’iniziativa simile a Kiev con il Papa ma Lotti pensa ad altro: “È ovvio – dice al Fatto Quotidiano.it – che se si dovesse organizzare ci saremmo ma non vogliamo sostenere la società dello spettacolo; crediamo nell’impegno a sostenere il negoziato. Troppe persone sono convinte che prima o poi finirà ma potrebbe non terminare mai o concludersi con una catastrofe atomica. Pensare che Putin si converta è un’illusione”.

Con Lotti anche Andrea Ferrari, presidente degli enti locali per la pace: “L’impegno di moltissime amministrazioni sul tema della pace e sull’adesione alla prossima marcia è stato ribadito nella recente assemblea di sabato 19 marzo. Ancora una volta centinaia di Regioni, Provincie e Comuni saranno protagonisti attivi della Perugia Assisi con i loro gonfaloni accompagnati da tanti cittadini e associazioni.”

L’idea degli organizzatori è che l’iniziativa del 24 aprile sia il punto di ri-unione delle tante iniziative di pace, di solidarietà e di cura delle vittime che si stanno organizzando nelle nostre città e in tante scuole: i protagonisti saranno, soprattutto, studenti e studentesse partendo dai più piccoli. Un netto no anche alla scelta del governo di aumentare le spese per la difesa militare: “Nessuno – spiegano gli organizzatori – si rassegni alla guerra e alla corsa al riarmo! Nessuno si pieghi alle leggi della violenza. Nessuno ceda alla logica amico-nemico. Risolviamo i problemi che non abbiamo ancora voluto affrontare nel rispetto del diritto internazionale. Basta con la propaganda di guerra! Fermiamo la circolazione dell’odio e dell’inimicizia. Prendiamoci cura delle vite degli altri, sempre, comunque e dovunque senza distinzioni di alcun genere”.

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