Quando l’aereo è decollato per l’Italia, dopo ore di viaggio prima a piedi e poi in pullman, è partito l’applauso, breve ma liberatorio. Poi nella cabina è calato il silenzio per il dolore per essere stati costretti a lasciare le proprie case. Ora che una missione umanitaria li ha portati a Torino, e che sono ricoverati all’ospedale infantile Regina Margherita, per tredici bambini oncologi ucraini salvati dalla Regione Piemonte si è riaccesa la luce. “Per noi è un momento delicato e drammatico ma anche di gioia e speranza: ringrazio le aziende che ci hanno permesso di fare del bene con un atto concreto”, spiega il governatore del Piemonte Alberto Cirio.

Articolo Precedente

Milano, la protesta davanti al consolato russo: “Fermate l’aggressione. Solidarietà a chi protesta e viene arrestato in Russia”

next
Articolo Successivo

Papa Francesco: “Santa Sede al servizio della pace in Ucraina. Grazie ai giornalisti che mettono a rischio la vita per informare”

next