Il nuovo direttore de L’Espresso è Lirio Abbate, già vicedirettore. Dopo le dimissioni di Marco Damilano, che ha diretto il settimanale per quattro anni e mezzo, Gedi ha comunicato in una nota la nuova direzione della testata “con effetto immediato”. “A lui vanno i migliori auguri di buon lavoro”, scrive ancora il gruppo.

Le dimissioni del giornalista sono arrivate dopo che l’editore ha confermato di essere in trattativa per la vendita della storica testata. L’Espresso potrebbe essere venduto a Bfc Media, oggi attiva nell’informazione sui prodotti finanziari e acquisita di recente da Danilo Iervolino, che ha comprato anche la squadra di calcio Salernitana.

Dopo la condivisione delle “motivazioni delle dimissioni” di Damilano da parte della rappresentanza sindacale dei giornalisti della testata, anche il Comitato di Redazione di Repubblica ha espresso in una nota “un forte allarme sull’ipotesi di vendita dello storico settimanale L’Espresso“. Esprimendo solidarietà ai colleghi dell’Espresso, la cui redazione è da ieri in stato di agitazione, il Cdr ha sottolineato anche di “condividere la preoccupazione” dei colleghi. “Pur prendendo atto che al momento non esistono conferme di questa ipotesi”, il Cdr scrive che “vigilerà sul futuro di una testata che è stata il primo newsmagazine di inchieste in Italia”, da cui poi “è nato il nostro quotidiano”. “Nella convinzione che le strategie editoriali non possano basarsi su tagli ed eventuali dismissioni, ma soprattutto su investimenti – conclude il Comitato di redazione – Dopo anni di sacrifici e di impegno fatti da tutta la redazione nella sfida per cercare di mantenere un primato nel settore dell’informazione”.

Venerdì pomeriggio Damilano ha scritto un saluto ai lettori, annunciando appunto le sue dimissioni e sottolineando che la cessione “in questo modo e in questo momento rappresenta un grave indebolimento del primo gruppo editoriale italiano”. Il giornalista ha parlato di una decisione “scellerata” che “recide la radice da cui è cresciuto l’intero albero”.

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