Le case di Riace sono a disposizione dei profughi che scappano dalla guerra in Ucraina. È in sostanza quello che Mimmo Lucano ha scritto in un post su Facebook con il quale, inoltre, ha annunciato di voler rinunciare alla raccolta fondi organizzata da Luigi Manconi e dall’associazione umanitaria A buon diritto per pagare le sanzioni a cui l’ex sindaco di Riace è stato condannato al termine del processo Xenia. “Sono giorni drammatici per la nostra vita – dice Lucano – L’odio, le armi, la guerra, lasciano solo macerie, distruzioni, vittime innocenti, morte ed umanità in fuga verso un sogno di liberazione. Tutto oggi sembra impossibile, inutile, superfluo. Ci rimane solo la tristezza. Ma noi non ci rassegniamo e intendiamo dare il nostro contributo”.

Lucano ricorda anche una frase di un suo amico, l’ex vescovo di Locri Giancarlo Bregantini che, qualche anno fa, gli disse che “il male è veramente tale quando ci fa perdere il sorriso”. “Ma noi – aggiunge l’ex sindaco di Riace – quel sorriso ce l’abbiamo ancora. Siamo aggrappati, riguardo la situazione in Ucraina, alla speranza di notizie positive e di messaggi di pace, che però ancora non arrivano”. Proprio per questo, secondo Lucano “le case e non solo del villaggio globale di Riace sono disponibili per l’accoglienza di profughi, rifugiati in fuga dalla guerra”.

Si tratta di alcune abitazioni in cui, fino a qualche anno fa, il piccolo paesino della Locride ospitava i migranti che la prefettura e il ministero dell’Interno, attraverso lo Sprar, inviava a Riace. Oggi, dopo la bufera giudiziaria, non ci sono i numeri dell’epoca. Alcuni migranti, infatti, hanno deciso di rimanere a Riace. Contattato telefonicamente, Lucano spiega che “l’accoglienza continua ad esserci. Non si è mai fermata. E lo facciamo senza fondi pubblici. Le case che vogliamo utilizzare per ospitare i profughi ucraini sono le stesse per le quali mi hanno condannato a 13 anni e 2 mesi. È questo il peculato di cui sarei colpevole”.

Lucano vuole fare anche di più mettendo a disposizione anche i fondi che sono stati raccolti per contribuire a pagare la multa di quasi un milione di euro a cui è stato condannato dal tribunale di Locri. Sui social scrive: “La raccolta fondi promossa da Luigi Manconi e dall’associazione umanitaria A buon diritto (a cui esprimo un forte senso di gratitudine) finalizzata al pagamento della mia sanzione pecuniaria chiedo che venga utilizzata per l’accoglienza dei profughi di qualsiasi etnia in fuga dagli orrori della guerra in qualunque parte del mondo”.

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