Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo“. Così il presidente russo Vladimir Putin, parlando alla televisione di Stato, conferma che il deterioramento della diplomazia tra Mosca e l’Europa è arrivato al punto di non ritorno. A chiarire il livello di tensione c’era già stata la drammatica telefonata di giovedì mattina con Emmanuel Macron – la terza dall’inizio del conflitto – che per il Cremlino è stato un “franco scambio di opinioni“, per l’Eliseo la conferma che “il peggio deve ancora arrivare“. “I nostri militari forniscono corridoi sicuri”, ma “i neonazisti ucraini lo impediscono e stanno trattando i civili come scudi umani“, attacca Putin: “Sono i nazisti che combattono in questo modo, che usano questi metodi brutali”. Accusa l’Ucraina di tenere “in trappola” migliaia di stranieri e incoraggia il proprio popolo: “L’operazione speciale è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo. I soldati e gli ufficiali russi che combattono in Donbass sono eroi”, dice, annunciando che “tutte le famiglie i cui membri hanno perso la vita durante questa operazione speciale riceveranno oltre sette milioni di rubli, oltre ad un indennizzo mensile”. “Le forze russe sono riuscite a sfondare le linee dei nazionalisti”, aggiunge, “abbiamo attaccato il nemico e distrutto i suoi mezzi con facilità”.

“Gli obiettivi saranno portati a termine in ogni caso” – Nella telefonata del mattino con Macron, i russi riferivano di aver chiesto la smilitarizzazione dell’Ucraina e il suo status neutrale, affinché dal suo territorio non emergano minacce per la propria sicurezza. Con Putin a precisare che gli obiettivi dell’operazione militare – cioè la “demilitarizzazione” e la “denazificazione” del Paese confinante – saranno portati a termine in ogni caso e “senza compromessi”, a prescindere dall’esito dei negoziati in corso. Fonti di Parigi riportano invece che l’obiettivo di Putin è di “prendere il controllo di tutta l’Ucraina“: il presidente russo ha telefonato a quello francese “per informarlo sulla situazione e sulle sue intenzioni nel quadro del dialogo che Mosca e Parigi continuano a mantenere”.

“Negoziato solo con disarmo dell’Ucraina” – Secondo la ricostruzione dell’Eliseo, il disaccordo tra i due capi di Stato è emerso in tutta la sua evidenza. Putin ha detto che “le operazioni in Ucraina procedono secondo i piani” ed è tornato a lungo sulle proprie motivazioni, cioè “il rifiuto degli ucraini di applicare gli accordi di Minsk e la denazificazione dell’Ucraina”. Secondo lui “è grande la responsabilità degli occidentali“, che si comportano “come nella ex Jugoslavia, con i bombardamenti di Belgrado”. Il presidente russo ha accusato gli ucraini di “crimini di guerra nei villaggi“, affermando che “si comportano come nazisti”. “Sono disponibile al negoziato ma questo deve essere basato sul disarmo dell’Ucraina. Se gli ucraini non lo accettano con metodi politici e diplomatici, lo otterremo per via militare. La campagna subirà adattamenti via via che gli obiettivi saranno raggiunti. Ordinerei una sospensione delle operazioni soltanto se gli ucraini accettassero le condizioni”, la posizione del capo del Cremlino riportata dalla Francia.

Macron: “Racconti storie a te stesso” – Macron – racconta sempre l’Eliseo – ha risposto attaccando Putin: “Tu racconti delle storie a te stesso, cerchi un pretesto, quello che dici non è conforme alla realtà e in ogni caso non giustificherebbe la violenza. Così il tuo Paese finisce isolato e indebolito, con sanzioni sul lungo periodo”. Il presidente francese ha ribadito che “tutta la responsabilità” del conflitto ricade su Putin, ma che se il presidente russo “decidesse di fare altrimenti, di percorrere un’altra strada, è ancora possibile dialogare, in particolare tenendo conto degli interessi della Russia, della sua sicurezza”. Quanto alle operazioni sul terreno, Putin ha negato i bombardamenti a Kiev, affermando in particolare che quelli contro la torre della televisione sono stati “tiri mirati che non hanno colpito civili”. “Se la situazione si aggrava”, ha detto ancora, “la colpa è degli ucraini che non accettano le condizioni. Bisogna negoziare adesso, e alle condizioni poste” da Mosca, ha concluso secondo Parigi.

“Garantire l’evacuazione degli stranieri” – La ricostruzione russa sottolinea invece le critiche di Putin a Macron per vari passaggi del suo discorso di mercoledì alla nazione, in cui – lo ha accusato – non ha detto “una parola sul sabotaggio degli accordi di Minsk da parte della leadership ucraina per sette anni, così come il fatto che i paesi occidentali e la stessa Francia non abbiano fatto assolutamente nulla per costringere Kiev a rispettarli”. Il capo del Cremlino “ha invitato il presidente francese a unirsi agli sforzi per garantire l’evacuazione sicura dei cittadini stranieri dal territorio dell’Ucraina” e ha negato di aver preso di mira infrastrutture civili: “Le forze armate russe stanno facendo tutto il possibile per salvare la vita dei civili” e “le armi ad alta precisione sono usate per distruggere esclusivamente le infrastrutture militari. Le accuse sui presunti attacchi missilistici in corso e bombardamenti di Kiev e di altre città ucraine non corrispondono alla realtà e sono elementi di una campagna di disinformazione anti-russa“, si legge nella nota di Mosca.

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