Marcell Jacobs, campione olimpico dei 100 metri e della 4×100, ha deciso di sospendere ogni attività sportiva lo scorso anno dopo le favolose gare giapponesi e non gareggiare più nonostante i meeting e gli ingaggi sarebbero stati molto interessanti. Quest’anno però è ripartito come sempre, ovvero dalle gare indoor e quindi dai 60 metri. La prima uscita ufficiale è stata all’Internationales Stadionfest a Berlino, dove ha quasi passeggiato in 6’’57 in semifinale, per poi impegnarsi di più in finale e battere l’ivoriano Arthur Cissé e il francese Jimmy Vicaut con un ottimo 6’’51.

Sette giorni dopo, all’Orlen Cup di Lodz, altra semifinale serena e poi uno scontro già impegnativo contro Mike Rodgers, argento mondiale proprio sui 60. L’impegno profuso è più chiaro, tanto è vero che Marcell Jacobs vince facile e in grande spinta proprio sull’americano con un 6’’49 che fa paura, pensando che il suo record italiano è di 6’’47. Infine terzo show a Lievin, con un 6’50 che dice anche di una regolarità senza appannamenti e un’ennesima vittoria su un altro statunitense, Cravont Charleston.

Tre vittorie ottenute ormai quasi per lignaggio nobiliare in queste tre prime uscite, ma domenica l’oro olimpico deve affrontare una gara potenzialmente meno difficile, ma che sarà la prima in cui verrà messo in palio un nuovo trofeo. Al PalaIndoor di Ancona in questo weekend si terranno infatti i campionati italiani indoor di atletica leggera e l’eco di quello che i nostri atleti faranno non si sentirà solo in Italia, perché dopo quello che la spedizione azzurra ha “combinato” a Tokyo, tutti guardano all’atletica italiana per capire dove potremo spingerci. Tra i tanti atleti in osservazione, tra cui Zaynab Dosso, fresca primatista italiana proprio sui 60 metri con 7″19, la copertina però non può che essere per Jacobs, che corre per la prima volta in Italia dopo l’oro olimpico.

Questi 60 metri agli Assoluti non sono importanti solo per mettere un nuovo riconoscimento in bacheca, ma anche per una serie di traguardi da raggiungere. In primo luogo già ad Ancona Jacobs può cercare di abbassare il suo record italiano, stabilito lo scorso anno nella finale vittoriosa agli Europei indoor di Torun. Insieme a questo, può anche guardare con sensato ottimismo al record europeo, il 6’’42 di Dwain Chambers stabilito a Torino nel 2009.

Questi due potenziali grandi riscontri cronometrici serviranno anche per altri due obiettivi. Il primo è reggere l’urto rispetto a quello che accadrà negli Stati Uniti qualche ora dopo la gara di finale di Jacobs. Anche in Usa ci saranno i campionati nazionali indoor a Spokane e gli americani vorranno subito fare la voce grossa e insidiare il trono di Jacobs. Gli avversari da tenere d’occhio a livello cronometrico saranno Christian Coleman, rientrato dopo 18 mesi di stop per problemi di doping, Trayvon Bromell, tornato in forma dopo i disastri di Tokyo, e Micah Williams, nome nuovo di 20 anni, quest’ anno sceso a 6’’48 sui 60.

Sarà una sfida indiretta ma sicuramente molto sentita perché è fondamentale fin da subito imporre la propria leadership mondiale in vista dell’appuntamento più importante prima dell’estate, ovvero i Mondiali indoor di Belgrado del 18-20 marzo, dove tutti vorranno subito riprendersi quello che Marcell Jacobs ha strappato ad americani e caraibici, portando l’Italia sulla vetta della velocità mondiale.

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