Una fuga lunga 85 chilometri, forzando tre posti di blocco, a bordo di una Volkswagen T-Roc presa a noleggio. Il protagonista è un 53enne, originario di Palermo e residente a Magenta, in provincia di Milano, che ha seminato il panico nella Val d’Ossola e poi sulle strade attorno al Lago Maggiore. L’uomo si è arreso soltanto quando è finito in trappola nello sbarramento creato al casello dell’autostrada ad Arona, al bivio tra la direzione per Milano e quella per il basso Piemonte. È stato arrestato, ma i carabinieri della compagnia di Verbania, che hanno coordinato le operazioni, per ora non sanno cosa abbia spinto l’automobilista a quella fuga così lunga e pericolosa. Il 53enne è senza precedenti penali, non era ricercato, né sull’auto sono state trovate tracce di attività illecite. Per il momento le accuse nei suoi confronti sono resistenza aggravata e continuata, lesioni aggravate e danneggiamento aggravato.

La lunga fuga è cominciata a Macugnaga, alle pendici del Monte Rosa, nella tarda mattinata del 16 febbraio. I carabinieri gli hanno imposto l’alt sulla statale 549 per un controllo di routine. L’automobilista ha invece deciso di non fermarsi cominciando la spericolata fuga attraverso la Valle Anzasca dai 1.300 metri di Macugnaga sino al fondovalle, dove si è imbattuto in un altro posto di blocco predisposto dai carabinieri: ha forzato anche questo e a gran velocità ha imboccato la statale 33 del Sempione. A Gravellona Toce è sfuggito a un terzo alt all’imbocco della A26 e ha proseguito la corsa sull’autostrada. Per riuscire a fermarlo alla barriera “sud Lago Maggiore”, nel territorio di Arona, in provincia di Novara, sono stati bloccati tutti i caselli.

Nonostante non avesse più vie di fuga, il 53enne sulla T-Roc ha tamponato le auto che aveva davanti e dietro, tentando ripetutamente manovre per liberarsi: alla fine è stato bloccato e ammanettato. Nell’operazione alcuni militari hanno riportato lievi contusioni e piccoli tagli alle mani. “Ciò che più di tutto sorprende – dicono al comando carabinieri di Verbania – è che la fuga del 53enne non trova alcuna plausibile giustificazione, poiché non era stato commesso alcun reato, non trasportava nulla di illecito né era ricercato per qualsivoglia motivo. Di fatto non è stata trovata una spiegazione. Anche l’autovettura, noleggiata, era perfettamente in regola con documenti e assicurazione”.

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