È durato quasi due ore e mezza l’incontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Alla fine il garante e l’ex presidente del consiglio sono usciti a braccetto dallo studio del notaio Luca Amato, a Roma, e si sono presentati davanti ai giornalisti. “Abbiamo fatto una riunione antibiotica per ripristinare il sistema immunitario del Movimento”, ha detto Grillo, prima di dirigersi verso un noto ristorante in zona Parioli, dove cenerà insieme allo stesso Conte. Subito dopo la breve dichiarazione, il fondatore ha invitato l’auto di scorta di Conte a guadagnare l’entrata del cortile, scherzando con gli agenti che procedevano molto lentamente. Battendo le mani sul cofano ha esclamato con tono ironico: “Dai ragazzi, avanti. Non vi prendo più come scorta“. Pochi minuti e le varie auto dei partecipanti alla riunione sono sparite tra le strade semideserte della capitale.

Gli incontri del garante – Si chiude così questa giornata romana del fondatore del Movimento, arrivato nella capitale per risolvere il caos scoppiato dopo la sospensione di statuto e leadership di Conte da parte del tribunale di Napoli. Da quello che emerge, gli avvocati del Movimento sono pronti a presentare una immediata istanza di revoca delle delibere sospese dal giudice partenopeo. Ma in agenda, evidentemente, Grillo non aveva solo questioni legali. Prima di vedere Conte, infatti, il garante nel pomeriggio ha avuto un lungo incontro col ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durato oltre un’ora. All’uscita l’ex capo politico, che meno di una settimana fa si è dimesso dal comitato di garanzia in segno di polemica con la presidenza di Conte, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Poi Grillo ha visto anche la capogruppo in Senato Mariolina Castellone e l’avvocato Andrea Ciannavei. Il legale, lasciando l’hotel dove alloggiava il fondatore, ha assicurato: “Se Conte resta leader? Non ci sono punti di vista differenti, si rema nella stessa barca per cercare di trovare la soluzione migliore per tutti”. E, alla domanda se il Movimento è spaccato, ha replicato: “No, assolutamente”. Quindi c’è stato un incontro tra Grillo e Virginia Raggi negli uffici di Amato, il notaio a cui spesso il Movimento 5 stelle ha fatto riferimento per certificare i propri atti. Presso lo studio del notaio Amato era stato fondato nel 2019 il “Comitato per le rendicontazioni e i rimborsi del Movimento 5 Stelle” che doveva gestire appunto i conti collegati alle rendicontazioni dei parlamentari. Anche l’ex sindaca di Roma ha lasciato l’incontro senza rilasciare dichiarazioni.

Le scelte dei legali – Intorno alle 19, intanto, Conte ha lasciato la sua abitazione per raggiungere Grillo che ha poi incontrato insieme ai legali. Il faccia a faccia tra garante e presidente è durato più di due ore. Un incontro durante il quale tutti gli avvocati hanno concordato che le delibere sospese dal Tribunale di Napoli (relative al nuovo statuto e all’elezione di Conte leader) “sono valide alla luce del regolamento del 2018”. Si presenterà al Tribunale partenopeo una immediata istanza di revoca alla luce di questo documento che, secondo i legali, “certifica la piena regolarità” offrendo al giudice della causa di poter prendere atto della validità e quindi dell’efficacia delle delibere contestate. “Si confida che gli elementi emersi consentano di poter ottenere una tempestiva revoca” della sospensione, dicono gli avvocati, secondo l’agenzia Adnkronos. Dunque, i 5 stelle confidano che gli elementi emersi consentano di poter cancellare lo stop imposto dal tribunale allo statuto e alla leadership di Conte.

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