Il passaggio di anticorpi da madri positive o vaccinate ai figli erano noto. Ma uno studio del Massachusetts General Hospital (MGH) pubblicato sul Journal of the American Medical Association (Jama) dimostra che i bambini nati da madri vaccinate contro il Covid-19 in gravidanza, hanno livelli di anticorpi contro il virus più alti rispetto ai bambini nati da madri che hanno contratto l’infezione nelle ultime settimane di gestazione. Una differenza che resta anche nei 6 mesi successivi alla nascita.

Lo studio ha confrontato la trasmissione di anticorpi da madre a figlio nelle donne vaccinate con due dosi di vaccino a Rna messaggero e in quelle infettate a 20-32 settimane di gestazione, quando il trasferimento di anticorpi attraverso la placenta è all’apice. Al momento del parto, le madri vaccinate avevano livelli di anticorpi oltre tre volte più alti rispetto alle madri che avevano avuto il Covid (2,03 vs 0,65). Anche nel cordone ombelicale i livelli di anticorpi erano più alti dopo la vaccinazione rispetto all’infezione naturale (2,17 vs 1,00).

Le differenze si riscontravano anche nei bambini e persistevano nel tempo. A 6 mesi dalla nascita, il 57% dei bimbi nati da madri vaccinate aveva anticorpi anti-SARS-CoV-2 rilevabili rispetto all’8% dei bimbi nati da madri che avevano contratto il virus. “Anche se non è ancora chiaro quanto debba essere alto il titolo anticorpale per proteggere completamente un bambino dal Covid, sappiamo che i livelli di IgG anti-Spike sono correlati alla protezione da forme gravi”, afferma Andrea Edlow, co-autore della pubblicazione. “Le donne incinte sono a rischio elevato di gravi complicazioni da Covid”, aggiunge Galit Alter, co-autore dello studio. “Considerato che ancora non esiste la possibilità di vaccinare i bambini piccoli, questi dati dovrebbero motivare le donne a farsi vaccinare durante la gravidanza per potenziare le difese dei loro figli contro Covid”.

Lo studio

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