Non ha fatto in tempo a spegnere le candeline dei cento giorni di governo che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha già una bella grana da gestire. Non piacciono a tutti, nella sua maggioranza, i due impianti di biodigestione dei rifiuti organici che l’azienda municipalizzata Ama, su delega di Palazzo Senatorio, punta a realizzare con fondi del Pnrr. Già nelle scorse settimane il malcontento si era alzato dai territori, avevano protestato ed espresso la loro contrarietà i minisindaci dem dei Municipi XIII e XV. Adesso però i malumori si sono manifestati anche tra gli scranni dell’Assemblea capitolina. Un problema, intanto, Gualtieri lo ha “decentrato”: della discarica che servirà Roma e i 24 Comuni dell’area metropolitana si sta occupando il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che fa da scudo alle proteste che arrivano dai territori della provincia. Dalla Regione Lazio, infatti, è arrivato un deciso passo in avanti verso la realizzazione della discarica di Magliano Romano, ma il sindaco già ha annunciato ricorsi al Tar.

GLI IMPIANTI. – I due impianti della discordia andranno entrambi nella zona nord ovest della Capitale, uno a Casal Selce, a poca distanza in linea d’aria dalla Valle Galeria e dalla discarica di Malagrotta, l’altro a Cesano Osteria Nuova, sulla direttrice che porta al lago di Bracciano. Le due località erano state indicate già dalla giunta Raggi, ora sono tornate in auge perché sono nel piano industriale di Ama e la nuova amministrazione capitolina non lo ha ancora modificato. Nelle scorse settimane si erano detti contrari al progetto i minisindaci. Lunedì nel corso della prima seduta della commissione speciale Pnrr del Campidoglio hanno preso posizione anche due consiglieri di maggioranza, Antonio Stampete del Pd e Fernando Bonessio di Europa verde. Il primo ha invitato a non prendere decisioni “in maniera frettolosa o approssimativa” perché “due soli territori rischiano di dover farsi carico di accogliere i rifiuti di tutta la città”, ha detto il consigliere dem. “Al consigliere Stampete dico che non c’è nessun rischio di correre troppo, semmai al contrario c’è il rischio di non fare in tempo, perché il bando del Pnrr scade a breve e non ci aspetta”, ha replicato Gualtieri. Per il consigliere di Ev, che ha espresso preoccupazione per la qualità del materiale generato dalla biodigestione, che rischia di essere inquinato a causa dei cattivi conferimenti dell’umido, “capire cosa raccogliamo e come lo raccogliamo potrebbe permetterci di capire di quali impianti abbiamo bisogno”. Tuttavia il sindaco è determinato ad andare avanti. “C’è l’esigenza di dotare Roma di impianti, e il piano non si esaurisce con quelli di biodigestione. L’idea che ci saranno impianti e saranno nei territori è confermata” anche perché era “una delle parti più chiare e dettagliate del programma elettorale”.

LA DISCARICA – Così come è determinato il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, – che in campagna elettorale ha promesso tutto il supporto necessario a Gualtieri e alla Capitale anche in materia di rifiuti – a trovare nuovi sbocchi sia per Roma che per i 24 Comuni dell’area metropolitana. Venerdì 4 febbraio, ma la decisione è emersa soltanto lunedì nel corso di una seduta della commissione Trasparenza, la direzione Ambiente del Lazio si è espressa favorevolmente sulla trasformazione della discarica di Magliano Romano, in provincia di Roma. Il sito oggi accoglie scarti inerti di lavorazione edile, in futuro prenderà i rifiuti urbani non pericolosi. Nell’atto di determina si legge chiaramente che la discarica “è utile” anche con “particolare riferimento ai fabbisogni residui dell’Ato di Città metropolitana di Roma Capitale”. Vale a dire Roma città e i 24 Comuni dell’ex provincia. “La determina firmata è un sì alla discarica”, spiega la presidente della commissione Trasparenza del Lazio, Chiara Colosimo di FdI. La decisione, difatti, è il preludio al rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) e per questo ha incontrato l’ostilità del territorio. “È una decisione imbarazzante, sono rimaste inascoltate tutte le istanze del territorio e sono stati scavalcati tutti i pareri resi dagli enti locali, a partire dal nostro Comune”, commenta il sindaco di Magliano Romano, Francesco Mancini. E annuncia: “Impugneremo gli atti al Tar perché a nostro avviso sono viziati, e su tutto il procedimento abbiamo fatto partire anche un paio di diffide agli uffici”.

E in questo contesto le opposizioni già stanno facendo quadrato e sono pronte a cavalcare i malumori interni al centrosinistra. “Roma non può andare avanti a colpi di no. La maggioranza è diventata opposizione”, ha commentato il consigliere capitolino della lista Calenda, Francesco Carpano. “Il piano del Pd rischia di naufragare per contrasti interni” e “il sindaco in cambio offre spiegazioni poco convincenti”, ha detto il consigliere del M5s in Campidoglio, Paolo Ferrara. “La situazione dei rifiuti di Roma è completamente sfuggita di mano a Zingaretti e Gualtieri”, secondo la consigliera regionale di FdI Colosimo. “Probabilmente il Pd ha sperato di non dover prendere decisioni, ma la congiuntura che vede i dem al governo della Regione Lazio, del Campidoglio e della Città metropolitana di Roma comporta che vengano fatte delle scelte, e se queste sono fatte senza raziocino è evidente che si scontentano le persone”, conclude Colosimo.

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