I giudici della Terza sezione penale della Cassazione hanno confermato la condanna a 9 anni di carcere per l’ex calciatore del Milan Robinho, al secolo Robson de Souza Santos, per violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza, allora 23enne, avvenuta il 22 gennaio 2013 in una discoteca di Milano. Pena confermata, sempre a 9 anni, anche per il suo amico Ricardo Falco. La violenza, secondo le indagini, era stata consumata dall’ex calciatore rossonero con altri suoi amici, quattro dei quali irreperibili.

L’ex giocatore brasiliano è stato condannato per aver fatto ubriacare la giovane fino al punto da renderla incosciente e poi averla violentata a turno con i suoi amici, senza che lei potesse opporsi, in un guardaroba di un locale notturno della movida milanese, dove la giovane si trovava per festeggiare il suo compleanno. All’epoca, inizio 2013, Robinho vestiva ancora la maglia rossonera. La difesa dell’ex calciatore aveva prodotto quattro consulenze tecniche, tra cui foto tratte dai social che puntavano a dimostrare che la ragazza era solita bere alcolici. Ma nel dicembre 2020 la Corte d’appello di Milano aveva confermato il verdetto di primo grado del 2017.

Ora la sentenza è definitiva, con esecuzione immediata. La giustizia italiana dovrebbe presentare una richiesta formale di estradizione per Robinho e il suo amico al Brasile, che poi dovrà avviare una valutazione interna.

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