Dal monsignor negazionista Carlo Maria Viganò, all’attore Enrico Montesano, già noto per le sue posizioni No green pass, passando per la senatrice ex M5s Bianca Laura Granato. Questi alcuni dei nomi intervenuti nel corso della manifestazione “Verità è Libertà”, organizzata da sigle e movimenti contrari al green pass e all’obbligo vaccinale. Circa 5mila persone, quasi tutte senza mascherina, si sono riunite in piazza San Giovanni a Roma per un presidio di protesta: i manifestanti, arrivati da tutta Italia, hanno organizzato un sit-in: non sono mancati gli attacchi contro le politiche intraprese dal governo e contro lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi: “”Siamo l’unico paese nel mondo con queste regole. Stanno sperimentando il regime anticostituzionale. Draghi è il nemico pubblico numero uno e dobbiamo far saltare questo governo”, hanno rilanciato dal palco.
Sul palco si sono susseguiti diversi interventi, tra i quali quello del giudice sospeso Angelo Giorgianni. Tutto mentre venivano scanditi cori e slogan contro l’esecutivo. “La gente come noi non molla mai”, ha poi incitato la piazza no Vax e no pass salendo sul palco lo stesso Enrico Montesano. Per poi rivendicare: “Il nostro è un messaggio di speranza, pacifico ma di disobbedienza civile“. Mentre l’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, Carlo Maria Viganò, si è scagliato contro i vaccini: “È la fede che ci salva, non un siero sperimentale“, ha azzardato il monsignore, che già in passato più volte aveva negato l’esistenza del Covid, in un videomessaggio ai manifestanti di piazza San Giovanni, prima di recitare il Padre Nostro.
Sul palco, infine, anche alcuni parlamentari, come la senatrice ex M5s e ora nel gruppo Misto, Bianca Laura Granato: “Sono qui per rappresentarvi cosa succede in quei palazzi. Dove la gente come noi viene considerata peggio degli animali. A noi hanno tolto tutto”, ha attaccato. E ancora: “Questi criminali hanno anteposto ai nostri diritti una procedura amministrativa con somministrazioni di dosi di un farmaco sperimentale. Il Parlamento. Questi signori non solo se ne dovranno andare, ma dovranno pagare per le umiliazioni che ci hanno fatto vivere”, ha rivendicato. La manifestazione, che stava proseguendo in modo pacifico, ha registrato alcuni momenti di tensione quando un gruppo di manifestanti, al grido di “libertà, libertà”, ha tentato di dare vita ad un corteo e muoversi verso il centro. Sono così intervenute le forze dell’ordine, mentre alcuni partecipanti hanno inscenato un improvvisato cordone di sicurezza, sedendosi a terra, voltando le spalle ai poliziotti. Tensioni che sono però subito rientrate, mentre dal palco stesso si invitano i partecipanti a tornare verso piazza San Giovanni.