Booster ovvero richiamo con terza dose anche per i giovanissimi negli Usa. La Food and Drug Administration ha autorizza la somministrazione del vaccino Pfizer anti Covid per i ragazzi fra i 12 e i 15 anni. Nei giorni scorsi negli Stati Uniti è stato raggiunto un nuovo massimo il numero di infezioni di coronavirus segnalate.

I Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) hanno registrato una media di 316.000 infezioni al giorno negli ultimi sette giorni dell’anno appena passato, dati che coincidono a un’incidenza di poco inferiore a 700 per 100.000 abitanti. Tra dicembre dello scorso anno e gennaio, stando ai Cdc, la media di infezioni su sette giorni era arrivata a circa 250.000 al giorno. Contagi in forte aumento da poco prima di Natale. Colpa della variante Omicron del coronavirus, secondo le autorità, ma in alcune aree continuano a incidere le infezioni provocate dalla variante Delta. Secondo i Cdc, attualmente ci sono circa 76.000 pazienti Covid ricoverati in ospedale. Il booster era già raccomandato dai 16 anni in su. La Fda ha affermato che tutte le persone di età pari o superiore a 12 anni idonei per il richiamo potranno ottenerlo già cinque mesi dopo l’ultima dose, anziché sei mesi. Negli Usa, secondo i Cdc, circa 13,5 milioni di ragazzi dai 12 ai 17 anni, poco più della metà del totale, hanno ricevuto due dosi di Pfizer.

Ieri invece Israele ha dato il via libera alla quarta dose di vaccino contro il Covid per tutti gli over 60 dopo 4 mesi dal richiamo come ha annunciato il premier Naftali Bennet nel corso di una conferenza stampa.

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