Un uomo di 74 anni ha ucciso la moglie 72enne gettandola nel fiume Osento a Casalbordino, vicino a Chieti: è accaduto poco dopo pranzo nei pressi di un ponte sulla provinciale 216, nel vastese, in Abruzzo. Sul caso sono in corso le indagini dei carabinieri. Stando a quanto è emerso finora, il pensionato, Angelo Bernardone, si è costituito in caserma subito dopo la tragedia. È stato in seguito arrestato con l’accusa di omicidio volontario. La donna, Maria Rita Conese, era malata da tempo e in maniera irreversibile: Alzheimer in stadio avanzato. Il marito, ex metalmeccanico dell’area industriale della Val di Sangro, l’ha gettata da un cavalcavia situato sulla provinciale Casalbordino-Atessa, alto non più di 10 metri dal livello dell’acqua. La 72enne è precipitata in un fiumiciattolo, un rigagnolo forse gonfiato dalle piogge di queste ore.

Secondo una prima ricostruzione, Bernardone avrebbe fatto tutto da solo, al culmine di una ulteriore discussione aggravata dalle condizioni alterate della donna che aveva chiesto al marito di andare al cimitero di Atessa per trovare i genitori lì sepolti. Nelle stanze della stazione dei carabinieri, rivelano alcune fonti, il pensionato avrebbe iniziato a rendersi conto del proprio gesto dopo un evidente stato di sbandamento iniziale. La 72enne è stata trovata già morta nell’acqua e a nulla sono valsi i soccorsi operati dai carabinieri di Casalbordino. Inutile anche l’intervento di un elicottero.

Al momento non sono state chiarite le condizioni di vita della coppia, anche perché, ha spiegato il sindaco, i servizi sociali comunali non intervengono nei casi di Alzheimer, per quanto gravi. Pur con i contorni descritti si tratta dell’ennesimo caso di femminicidio nel nostro paese, il secondo delle feste natalizie dopo quello di Amelia (Terni), dove un ottantenne medico in pensione la notte della vigilia di Natale ha ucciso la moglie, ex maestra, anche lei gravemente malata.

Secondo i dati del Ministero degli Interni questo di Casalbordino potrebbe essere il 100esimo caso di omicidio di donna in ambito familiare del 2021 contando anche quello di Amelia: relativamente al periodo 1 gennaio – 19 dicembre 2021 infatti sono stati registrati 281 omicidi, con 114 vittime donne di cui 98 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 66 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Si è di fronte, spiegava il ministero sino al 19 dicembre, ad un leggero aumento “+1%) sia nell’andamento generale degli eventi (da 278 a 281) sia per le vittime di genere femminile (da 113 a 114)”. Dati che vanno ora aggiornati con le ultime due vittime, anziane e con problemi di salute.

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