Nelle ultime 24 ore sono stati accertati 16.632 nuovi casi tra i 636.592 tamponi processati, di cui 457.272 test antigenici rapidi. L’incidenza si assesta quindi al 2,6%, mentre quella dei soli molecolari è all’8,5%. Per quanto riguarda le ospedalizzazioni si registra un incremento di 43 posti letto occupati in area medica e di 24 in terapia intensiva, dove gli ingressi sono stati 59.

Si conferma la crescita nel confronto settimanale: da lunedì ad oggi sono stati 86.292 i contagi accertati, circa 17mila in più dei 69.226 dei primi sei giorni di quella precedente. In aumento anche i decessi, passati da 450 a 478, e gli ingressi in terapia intensiva, da 347 a 358. Non accelera invece la progressione delle ospedalizzazioni: da lunedì sono 464 i posti letto in più occupati in ospedale, in linea con i 481 in più che si erano registrati da lunedì 22 a sabato 27 novembre.

Ad oggi sono 5.428 i pazienti Covid ricoveri con sintomi in area medica e altri 732 vengono assisiti in terapia intensiva. In totale gli attualmente positivi sono 223.718, di cui 217.558 si trovano in isolamento domiciliare. Da inizio pandemia, i casi accertati sono 5.094.072: in 4.736.202 sono guariti o sono stati dimessi, altri 134.152 sono invece morti. La Lombardia è la regione che segnala l’incremento maggiore nel bollettino quotidiano con 2.990 nuovi casi, seguita dal Veneto con 2.560. Oltre mille casi anche nel Lazio (1.832), in Emilia Romagna (1.610), Campania (1.216) e Piemonte (1.110).

Il Friuli Venezia Giulia ne riporta 829, la Toscana 677 e due aree – Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano – ne riportano 549. I nuovi positivi sono invece 490 in Liguria, 456 in Calabria e 444 nelle Marche. La Puglia ne comunica 369, l’Abruzzo si ferma a 279, la Provincia di Trento 200, la Sardegna uno in meno e l’Umbria 143. Solo Valle d’Aosta (67), Basilicata (40) e Molise (23) ne hanno accertati meno di cento.

I numeri in crescita da Nord a Sud stanno portando a nuove restrizioni locali. Gli indicatori in forte ascesa in Calabria, dove i tassi di occupazione dei reparti sono al 14% e le terapie intensive all’11, cioè a un passo dalla zona gialla, hanno portato il neo presidente Roberto Occhiuto ad agire con un’ordinanza restrittiva. Da lunedì ci sarà l’obbligo mascherina all’aperto ed è stata istituita la “zona arancione” per Isola di Capo Rizzuto. La richiesta di misure restrittive per il paese è giunta direttamente dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone.

“I contagi continuano a salire, e con loro una conseguente pressione sulla rete ospedaliera. Ci avviciniamo a grandi passi ai giorni di festa, e le nostre città saranno piene di calabresi, dapprima impegnati negli acquisti pre-natalizi, e subito dopo intenti a festeggiare il Natale e il Capodanno – ha spiegato Occhiuto – Si moltiplicheranno, insomma, le occasioni di assembramenti, e il virus purtroppo in uno scenario di questo tipo potrebbe diffondersi con ancora più facilità”.

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