Qualche volta ce lo dimentichiamo che ha solamente 35 anni. che fa politica da 10 anni, cioè da quando ne aveva 25. Ragionando in termini di social, Instagram era agli albori e Salvini sbraitava meno. Apparterebbe alla categoria di quelli che hanno definito “antropologicamente” gli sdraiati, cioè coloro che ne stanno accucciati con tablet in mano con il mondo a portata di click. Lui invece il mondo lo gira in lungo e in largo visto che è Ministro degli Esteri (e si è imparato pure l’inglese). Prima è stato il più giovane vicepresidente del Consiglio e ha guidato altri due dicasteri importanti. Nella stessa giornata la mattina si sveglia in Lettonia con due metri di neve e la sera si corica a Napoli, all’ombra di un Vesuvio spruzzato di neve che oleograficamente è un’ immagine rara. Stiamo parlando di Luigi di Maio. Che fuori dall’arena politica è una persona di squisita gentilezza. Fa baciamani e sorrisi, certo non siamo sul ring del Parlamento ma nel Gran Salone, tutto specchiere e fregi neoclassici. L’Unione fa la forza e il circolo più bello che ci sia riunisce alta aristocrazia e altissima imprenditoria, non solo made in sud. A fare gli onori di casa The President Giuliano Buccino Grimaldi e sua moglietà Roberta Buccino Costa impeccabile nei panni della first lady. Ha l’aria rilassata il sindaco Gaetano Manfredi ascolta tutti e ascolta pure me che ho dirgli una cosa importantissima ( per il momento top secret). Piace per i suoi modi misurati ( la politica non è mica uno show) malgrado la brutta notizia: certi mariouli hanno appena rubato un km e mezzo di rame, materia prima di questi tempi preziosa, e la Galleria Vittoria, la più importante arteria di collegamento del centro della città, dovrà rimanere ancora chiusa.

Doppi onori di casa in sinergia con altra coppia di low profile che preferisce no name. Tutte le signore in lungo, eleganti e fruscianti di sete e chiffon in fila per un selfie e un autografo per “Un amore chiamato politica” ( Piemme), la sua storia e tutto quello che ancora non sappiamo. Lo sapevate per esempio che la sua ombra si chiama Cristina Bellotti, laurea in filosofia, colta, bella e preparata. E una precisazione una volta per tutte: “Non ho mai venduto bibite allo stadio. Non che ci sia qualcosa di male nel farlo. Ci mancherebbe. Ma si tratta di un fotomontaggio, fatto molto bene, di me con la cassetta delle bibite allo stadio. A 20 anni ho lavorato come steward allo stadio San Paolo per guadagnarmi qualche soldo e accompagnavo i vip in tribuna autorità. Mi è capitato di accompagnare anche il presidente De Laurentiis”…. Se questo sono stati i suoi esordi tutte le mamme vorrebbero un apprendistato per il figliolo come quello di Di Maio. L’Unione fa la forza dicevamo e il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rappresenta una grande sfida per il sud solo se istituzioni e privati lavorando insieme.

Ma la più grande attestazione di stima Di Maio la riceve a distanza da Lello Peternò, duca al quadrato di San Nicola e di Pozzomauro, ex magistrato. Da palazzo di famiglia dove abita da 89 anni la vista è magnifica: Palazzo Reale è a suoi piedi e delle signore d’intelletto/chic che ogni giovedì invita per condivisioni di idee su una politica ragionata e non urlata. Ci sono finita anche io l’altro giorno, alla parola Di Maio esclama: “E’ un genio. Ha imparato dai suoi errori e dalle sue sconfitte. Ha saputo prendere le distanze dai suoi ( ex ) alleati…” A Napoli si direbbe, Essere n’acca ‘mmiezzo e llettere…(essere un’acca in mezzo alle lettere). Quante ne ha incontrate Di Maio che gli sono cadute davanti ai piedi come birilli.

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