Salvatore Laudani, 47 anni, era un tecnico del Soccorso alpino e speleologico siciliano (Sass). Oggi è morto per un malore che lo ha colpito mentre si trovava sull’Etna, impegnato a svolgere quello che era il lavoro a cui si era dedicato fino ad oggi: riportare a valle un escursionista in difficoltà. L’uomo era con alcuni compagni sulla cresta detta “Schiena dell’asino”, quando si è fratturato una gamba cadendo in uno dei canaloni che scendono nella Valle del Bove. Così sono stati avvisati il Sass e il Soccorso alpino della Guardia di finanza (Sagf) che hanno risalito il vulcano mentre la pioggia e il vento continuavano ad abbattersi senza sosta sulla cima, tra la nebbia e la bufera. Secondo la ricostruzione dei compagni del Sass, mentre procedevano nella tormenta, le condizioni meteo sono peggiorate, con un incremento della velocità del vento e una diminuzione della visibilità. La situazione si è fatta drammatica quando a questo si è aggiunta la neve mista a grandine e pioggia. Tutte le attenzioni erano per il ferito trasportato sulla barella, ma anche i soccorritori che avevano effettuato la prima parte del recupero erano molto provati dagli sforzi. È a quel punto che Laudani ha accusato il malore che gli ha impedito di proseguire e gli ha tolto la vita.

Il gruppo ha raggiunto l’ambulanza sulla Strada provinciale Sp 92, dove erano in sosta anche i mezzi medicalizzati, intorno alle 0.45. Subito Laudani è stato messo su una delle barelle, ma all’1 di notte è stato dichiarato il suo decesso. Il Soccorso Alpino e Speleologico dell’intera Italia è profondamente colpito dal lutto e si stringe intorno alla famiglia, alla quale il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio ha voluto rivolgere una nota: “Ho appreso con grande dispiacere la notizia della scomparsa del volontario del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico siciliano, Salvatore Laudani, deceduto ieri sera nelle difficili operazioni di soccorso di un escursionista sull’Etna. Anche a nome del Servizio nazionale di Protezione civile esprimo profondo cordoglio a tutte le donne e gli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, ricordandone l’impegno quotidiano. Alla famiglia rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze”.

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