L’azienda francese Nexa Technologies è indagata a Parigi per “complicità in atti di tortura e sparizioni forzate” con l’accusa di aver venduto al regime egiziano apparecchiature di sorveglianza informatica che avrebbero consentito di rintracciare gli oppositori. Lo ha appreso l’Afp da una fonte vicina al caso.

Il pronunciamento del giudice per le indagini preliminari, responsabile delle indagini, risale al 12 ottobre, circa quattro mesi dopo quelli emessi nei confronti di quattro dirigenti della società, sostengono le fonti dell’Afp. L’avvocato di Nexa Technologies, François Zimeray, ha rifiutato di commentare.

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