La Germania è a un passo da una situazione catastrofica, termine già usato negli scorsi giorni dagli anestesisti tedeschi mentre la cancelliera Angela Merkel parlava di un momento drammatico e oggi avvisa che le misure sono “insufficienti”. La crisi nera è riassunta nelle parole del ministro della Salute Jens Spahn e nelle decisioni pratiche – scegliere chi curare e chi no, in base alle possibilità di riuscita dei trattamenti – a cui saranno costretti i medici della Sassonia nei prossimi giorni. “Quasi tutti” i tedeschi “alla fine dell’inverno saranno vaccinati, guariti o morti”, ha spiegato Spahn.

Il ministro ha riconosciuto che alcuni hanno definito cinica la sua visione: “Ma è vero. Con la variante Delta altamente contagiosa è molto probabile e questo è il motivo per cui raccomandiamo di vaccinarsi con questa urgenza”, ha detto invitando anche a ricorrere ai booster per chi ha già effettuato la precedente dose oltre sei mesi fa, in modo da ridurre il rischio di sintomi gravi. Merkel ha affermato che le misure anti-Covid attuali “non sono sufficienti” per fronteggiare la gravità della situazione. Parlando al direttivo della Cdu, secondo una fonte citata alla Dpa, che ha partecipato alla riunione, la cancelliera ha spiegato: “Abbiamo una situazione che sovrasterà tutto quello che abbiamo avuto finora”, ha aggiunto.

Per la cancelliera, neanche la regolamentazione che esclude da parte della vita pubblica i non vaccinati sarà sufficiente. Nelle ultime 24 ore in Germania sono stati confermati 30.643 casi e 62 decessi, secondo i dati ufficiali diffusi dal Robert Koch Institute, l’agenzia incaricata dal governo di Berlino di monitorare l’andamento della pandemia nel Paese. Si tratta di 7.036 casi di Covid-19 in più rispetto alla scorsa domenica, quando sono furono segnalate 23.607 nuove infezioni. L’incidenza su 100mila abitanti a sette giorni è salita a un record di 386,5 da 372,7 del giorno precedente, spiega l’Rki.

E dopo i casi di pazienti bavaraesi trasferiti in altre zone e anche all’estero, compreso l’Alto Adige, adesso sono i medici della Sassonia, tra i Länd più colpiti dalla recrudescenza della pandemia, a lanciare l’allarme riguardo alla situazione critica negli ospedali. Un momento così drammatico, che si rischia di dover ricorrere al triage in corsia, come spiegato dal presidente della camera dei medici regionale, Erik Bodendieck, parlando a NDR info: se la situazione non cambia, bisognerà pensare a decidere chi debba essere curato e chi no, ha spiegato. “Si dovrà attuare il triage – ha spiegato Bodendieck – e di questo parleremo questa settimana con le mie colleghe e i miei colleghi negli ospedali”.

Secondo un sondaggio diffuso dalla Dpa, di fronte al peggioramento della situazione sanitaria, il 62% dei tedeschi è a favore dell’introduzione della regola delle 2G – ingresso con vaccino o guarigione – per gli esercizi commerciali. Solo il 31% del campione si oppone a questa misura, mentre il 7% non prende posizione. Le regioni particolarmente colpite dalla pandemia, come ad esempio la Sassonia, hanno introdotto la regola del 2G per il settore della vendita al dettaglio fatta eccezione per i negozi che vendono beni di prima necessità e farmacie.

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