Vedere gli slogan dei cortei no green pass mi ha fatto veramente un effetto allucinante. Quando ho visto le manifestazioni di Novara, non ho dormito la notte. Non si può fare della più grande tragedia del ‘900 come la Shoah una specie di commedia. È un’offesa per i morti e per noi sopravvissuti della Shoah. Non si può giocare su questa cosa davvero spaventosa, almeno per noi che abbiamo vissuto quell’orrore”. Sono le parole pronunciate a “Dimartedì” (La7) da Edith Bruck, scrittrice e poetessa, deportata a 12 anni da un villaggio ungherese in un lager nazista, dove ha perso quasi tutta la sua famiglia.

E aggiunge: “Non ci si traveste da prigionieri, perché il green pass in realtà porta la salvezza. A noi invece quel tatuaggio ha portato ai lavori forzati, al freddo, alla fame e alla morte. Dietro queste manifestazioni, secondo me c’è sicuramente una idea di destra. I no green pass e i no vax nascondono proprio delle idee nefaste. È una cosa decisa e organizzata bene. Hanno preso di mira i campi di concentramento, la cosa più tremenda che si possa fare. E quei campi di concentramento sono ancora sulla coscienza di tutto il mondo e non solo dell’Europa”.

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