“Oggi non è una pagina bella della nostra storia, perché stiamo parlando di un provvedimento contro le discriminazioni e le violenze per orientamento sessuale. Questo voto registra un passo indietro del Parlamento rispetto alla maturità del Paese”. A rivendicarlo, entrando al Palazzo dei gruppi alla Camera dei deputati, il presidente M5s Giuseppe Conte, dopo il voto sulla ‘tagliola’ in Senato che ha affossato il Ddl Zan, a scrutinio segreto.
“Purtroppo c’è anche qualcuno che non ci ha messo la faccia. Questo la dice lunga sulla sensibilità per i diritti civili”, ha poi aggiunto il presidente M5s. Con un riferimento chiaro, pur senza citarlo, anche al leader di Italia Viva, Matteo Renzi, assente in Aula e volato in Arabia Saudita dal principe saudita Bin Salman, considerato dall’intelligence americana il mandante dell’omicidio del giornalista dissidente Jamal Khashoggi.
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