Alla conferenza stampa (senza domande per i giornalisti ndr.) unitaria del centrodestra, a sostegno del candidato sindaco di Roma Enrico Michetti, mentre Matteo Salvini sta effettuando il suo in intervento arriva Vittorio Sgarbi. “Ora finisce male”, “chiudiamo presto”, si affrettano a dire il leader della Lega e Giorgia Meloni tra i sorrisi. “Un applauso al prossimo assessore alla cultura”, dice Salvini, per poi tornare ai temi politici e alla condanna di Mimmo Lucano. “Per mia forma culturale non sono abituato di godere delle disgrazie altrui, ma ieri il sindaco campione del buonismo e dell’accoglienza è stato condannato a 13 anni di carcere per un reato odioso come associazione a delinquere finalizzato allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina – dice il leader del Carroccio, sbagliando però il reato – Mimmo Lucano un eroe…statue equestri a lui intitolate dai sindaci di sinistra…Da ieri mi sono sentito un po’ meno solo, perché quando denunciavo che l’immigrazione clandestina è un business da miliardi di euro, quando sostenevo che a sinistra qualcuno voleva gli sbarchi non perché generoso, questo non è più un dubbio di Matteo Salvini, ma una è una sentenza di primo grado di un Tribunale della Repubblica Italiana”.
Sgarbi prende quindi la parola, commentando anche lui la condanna dell’ex sindaco di Riace: “Io sono sempre stato convinto di un dialogo da Matteo Salvini e Mimmo Lucano perché vanno fermati i migranti, ma quando sono arrivati è meglio che lavorino piuttosto che stare a rubare e a Riace lavoravano. Per questo io ho dato la cittadinanza onoraria a lucano. “Ah ca***, non lo sapevo” lo interrompe Salvini. “A Roma non gliela damo, te lo dico subito”, si affretta ad aggiungere Giorgia Meloni. Quindi Salvini chiude il discorso: “Guarda che c’è in ballo l’assessorato, occhio a cosa dici, non te lo giocare”.
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