È stato condannato all’ergastolo Wayne Couzens, l’ex poliziotto 48enne che lo scorso 3 marzo ha ucciso e stuprato in un parco di Londra Sarah Everard. Lo ha stabilito il tribunale penale della Old Bailey della capitale. L’omicidio – definito dalla corte “devastante, tragico e brutale” – ha portato alla nascita nel Regno Unito di numerosi movimenti che rivendicano la sicurezza per le strade. Le manifestazioni si sono riaccese dopo il femminicidio di Sabina Nessa.

Carcere a vita, senza possibilità di rilascio con libertà condizionale. Questo prevede la pena inferta dal giudice Fulford, aggravata dal fatto che “senza dubbio Couzens ha usato la sua posizione di potere” per attirare la giovane, che stava tornando a casa. L’agente ha infatti inscenato un falso arresto nei confronti della vittima 33enne – apparentemente per violazione delle nome Covid – usando distintivo e manette per farla salire in auto. Poi l’ha portata a Kent e l’ha strangolata con la cintura della divisa. In seguito ha bruciato il cadavere per cercare di nascondere il crimine. Couzens si era dichiarato colpevole all’udienza dello scorso 8 giugno solo di stupro e rapimento. A luglio aveva però ammesso anche l’omicidio, poi confermato con ulteriori prove nelle due giornate finali del processo. L’avvocato difensore aveva affermato che il suo cliente meritava una lunga condanna, ma non l’ergastolo, dato che si era dichiarato colpevole.

Scotland Yard – che ha accusato una perdita di credibilità in seguito ai fatti – ha ripetutamente condannato il suo funzionario. “Una vergogna assoluta per il servizio di polizia” ha commentato anche la Police Federation of England and Wales – Nessuna sentenza potrà mai alleviare il dolore per la famiglia e gli amici di Sarah o annullare il terribile danno che questo uomo disgustoso ha causato”. Il premier britannico Boris Johnson si è detta invece “disgustato e senza parole” per i dettagli del rapimento: “Nessuna donna dovrebbe temere molestie o violenze” ha twittato. Rispetto alla macchia sulle forze dell’ordine londinesi: “La nostra polizia è qui per proteggerci e so che gli agenti condivideranno lo shock e la devastazione per il totale tradimento di un dovere. Chiunque deve poter camminare per le nostre strade senza timore e con la piena fiducia che gli agenti lo tengano al sicuro”.

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