Il candidato sindaco di Cavarzere, provincia di Venezia, ha pubblicato un programma elettorale copiato da un comune lombardo. Gli avversari se ne sono accorti, a causa di un riferimento non proprio pertinente e ne è nata una polemica pre-elettorale. A Paolo Fontolan, vicesindaco uscente del Pd, non è rimasto che ammettere e chiedere scusa. Sperando che l’incidente non influisca selle scelte nell’urna. “Abbiamo fatto una figuraccia. Abbiamo sbagliato, anzi ho sbagliato io e me ne assumo tutta la responsabilità”. A smascherarlo è stato un sostenitore di Andrea Fumana, candidato della sinistra (il terzo pretendente è Pierfrancesco Munari del centrodestra). E’ stata una frase che indicava la necessità di “coinvolgere attivamente i nostri ragazzi, sostenendo le attività estive dell’Oratorio” a insospettire l’elettore curioso. Quest’ultima parola è apparsa incongrua, visto che a Cavarzere, a differenza di Castegnato, in provincia di Brescia, viene definito “patronato”. Poco dopo la frase galeotta: “I servizi sociali di Castegnato saranno sempre a disposizione di tutti coloro che necessitano di assistenza”. Evidente il copia e incolla.

Spiegazione del sindaco al corrispondente del Gazzettino: “Un programma è sempre una cosa complessa, formato da più contributi di più persone. Sappiamo bene che, in questi casi, si cercano spunti e suggerimenti anche altrove, ma fare il copia incolla è proprio sbagliato. Non ci sta. Ma ero io che dovevo controllare e chiedo scusa, sperando che questo episodio non infici quello che di buono abbiamo fatto e stiamo proponendo”. Sembra inutile cercare un colpevole visto che al programma hanno lavorato a più mani. La vicenda ha del grottesco. Perché a smascherare il centrosinistra è stato un esponente della sinistra, mentre il programma di Uniti per Castegnato, in Franciacorta, fu presentato da una lista di centrodestra che il centrosinistra sconfisse.

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