Una procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità. E’ quella che è stata aperta dalla prima commissione del Consiglio superiore della magistratura nei confronti di Fabio De Pasquale, attuale procuratore aggiunto di Milano. L’iniziativa arriva dopo le audizioni dei magistrati milanesi disposte dalla Commissione all’indomani delle tensioni esplose sulla vicenda Eni. Una situaziome complessa, costituita da due fronti: da un lato i verbali dell’avvocato Piero Amara, dall’altro le accuse di non aver depositato prove favorevoli agli imputati del processo sulle tangenti in Nigeria. Imputati che sono stati poi tutti assolti.

Su queste vicende la procura di Brescia ha aperto un’inchiesta con più filoni paralleli. In uno sono stati indagati per rivelazione del segreto d’ufficio Paolo Storari e l’ex consigliere del Csm Piecamillo Davigo. Nell’aprile del 2020 il pm di Milano consegnò all’ex magistrato di Mani pulite e all’epoca consigliere del Csm i verbali (in formato word) di Amara, già condannato per corruzione in atti giudiziari e coinvolto in diverse inchieste, che ha sostenuto l’esistenza di una loggia segreta di cui farebbero parte personaggi delle istituzioni, magistrati e forze dell’ordine nonché due consiglieri del Csm. Amara, sentito più volte a partire dal dicembre del 2019, ha fatto una lista di almeno 74 nomi eccellenti presunti componenti della Loggia Ungheria. Storari sosteneva di dover approfondire subito le affermazioni in alcuni casi già smentite e calunniose di Amara già indagato per despistaggio e condannato per corruzione in atti giudiziari ma potenziale testimone nel processo Eni Nigeria. Proprio a seguito delle dichiarazioni rese da Storari a Brescia sono stati iscritti il procuratore Francesco Greco per omissione di atti di ufficio e De Pasquale e il pm Sergio Spadaro per rifiuto di atti d’ufficio.

Proprio oggi, tra l’altro, la procura di Roma ha concluso le indagini su Marcella Contrafatto, l’ex segretaria di Davigo indagata a Roma per calunnia nell’inchiesta sulla diffusione di verbali secretati di interrogatori resi a Milano dall’avvocato Amara. Lo hanno comunicato i pm romani al Csm , che oggi si sarebbe dovuto pronunciare sul licenziamento della dipendente, chiesto dal Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli. Proprio in conseguenza della comunicazione, la decisione del Csm è stata aggiornata al 22 settembre prossimo. Sempre nella seduta odierna il plenum di Palazzo dei Marescialli ha nominato Roberto Rossi come nuovo procuratore capo di Bari con 16 voti a favore, contro 4 che sono andati all’altro candidato proposto dalla commissione, Rodolfo Sabelli, procuratore aggiunto a Roma ed ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati.

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