Il sanguinario attentato all’aeroporto di Kabul, in Afghanistan, per mano dello Stato Islamico sembra aver risvegliato nei suoi sostenitori silenti in tutto il mondo la voglia di tornare a mietere vittime in nome del Califfato. Così, questa mattina, un uomo è entrato in un supermercato ad Auckland, in Nuova Zelanda, armato di coltello e ha colpito, ferendole, sei persone. Tre di loro, fanno sapere le autorità, sono in condizioni critiche, mentre l’attentatore è stato ucciso dalla polizia intervenuta sul posto. Il primo ministro, Jacinda Ardern, ha parlato di attacco terroristico, spiegando che l’aggressore è un cittadino dello Sri Lanka ispirato da Isis e ben noto alle agenzie di sicurezza della nazione, per questo motivo era monitorato 24 ore su 24.

Alcuni dei presenti hanno cercato di lanciare l’allarme con dei video postati sui social network, parlando di “qualcuno con un coltello”, prima di udire i colpi di pistola esplosi dalla polizia per neutralizzarlo. “Questo pomeriggio, intorno alle 14.40, un estremista violento ha compiuto un attacco terroristico contro innocenti neozelandesi al New Lynn Countdown di Auckland”, ha dichiarato la premier spiegando che, nonostante fosse monitorato costantemente, per legge l’uomo non poteva essere tenuto in prigione.

L’attacco di quello che sembra al momento essere un lupo solitario è avvenuto mentre Auckland è in un rigoroso lockdown per combattere un focolaio di coronavirus. La maggior parte delle attività commerciali sono chiuse e le persone generalmente possono uscire di casa solo per fare la spesa, per esigenze mediche o per fare esercizio.

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