Dai renziani, con in testa Maria Elena Boschi, all’opposizione di Fratelli d’Italia, fino a Carlo Calenda. La foto del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in spiaggia a Ferragosto mentre i talebani prendevano definitivamente il controllo di Kabul, scatena la polemica politica. “Deve lasciare la spiaggia e venire in Parlamento per una informativa urgente”, twitta Boschi. Mentre Calenda fa ironia: “Ma meno male che questo trust di cervelli è al mare nell’impossibilità di fare danni“. Il ministro Di Maio si trovava al Togo Bay di Porto Cesareo, dove è stato fotografato in compagnia del governatore della Puglia, Michele Emiliano, e dell’ex ministro Francesco Boccia. In serata ai microfoni di Rai Radio Uno ha commentato la situazione in Afghanistan e spiegato come sarebbe rientrato il personale italiano presente a Kabul. Oggi, come risulta dalle agenzie di stampa, Di Maio è rimasto “in continuo contatto” con il presidente del Consiglio Mario Draghi e ha parlato con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Martedì parteciperà al Consiglio degli Affari esteri straordinario dell’Ue.

La foto del ministro Di Maio al mare in Salento ha fatto il giro dei social network, ma Fratelli d’Italia critica tutto il governo: “L’amarezza è considerare che ci hanno messo meno tempo i talebani a conquistare tutto l’Afghanistan e ad entrare a Kabul che Fico a convocare la Camera dei Deputati o Di Maio a lasciare la spiaggia pugliese. Se questo è il cambio di passo del governo dei migliori, abbiamo poco di cui essere orgogliosi”, attacca Andrea Delmastro, deputato e capogruppo di FdI in commissione Esteri. “Sono certo, e spero vivamente sia così, che il ministro sia in costante contatto con l’unità di crisi del Mae. Il problema è che quando tu fondi il tuo successo politico denigrando gli avversari e dipingendoli come corrotti, inadatti o menefreghisti diventi tu stesso vittima di questa narrazione ipocrita”, afferma invece in una nota il senatore Antonio Saccone, portavoce nazionale dell’Udc.

Boschi ha chiesto a Di Maio di riferire in Parlamento. La stessa richiesta è arrivata anche da Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, e Laura Ravetto, deputata della Lega. I presidenti delle commissioni, però, hanno fissato le audizioni dei ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, e della Difesa, Lorenzo Guerini, per martedì 24 agosto. Intanto, in una nota di Palazzo Chigi viene specificato che il premier Draghi “è in continuo contatto” con i ministri Guerini e Di Maio per gestire il rientro degli italiani da Kabul e monitorare lo sviluppo della crisi in Afghanistan. Sempre a questo proposito, oggi pomeriggio Di Maio ha sentito telefonicamente il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Martedì invece parteciperà alla riunione dei capi delle diplomazie dei 27 Stati membri dell’Unione europea, convocata dall’Alto rappresentante per gli affari esteri, Josep Borrell. Lo stesso presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia, ha riferito infine di aver parlato con il ministro degli Esteri in merito al caso dell’attivista Zahra Ahmadi, per cui è stato lanciato un appello dal fratello Hamed, ristoratore a Venezia. “Ho sentito Di Maio – ha raccontato Zaia – e mi ha confermato che si stanno interessando del caso”. “Il ministero – ha proseguito – sta tentando di attivare corridoi umanitari, censendo le persone, attivando voli su casi di ricongiungimenti”.

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