Il mese scorso l’inflazione italiana è salita all’1,9%. Un poco di più rispetto a quanto emerso nelle primissime stime che collocavano l’incremento dei prezzi rispetto all’anno prima all’1,8%. Rispetto allo scorso giugno i prezzi sono saliti in media dello 0,5%, spinti soprattutto dall’incremento dei costi energetici, compresi i carburanti, che, a cascata, si ripercuotono su gran parte dei beni a causa del maggior costo del trasporto. Reggio Emilia è il capoluogo dove l’inflazione “morde” di più con un tasso del 2,7%. Seguono Trento (+2,6%), Bari e Bolzano (entrambe a +2,5%), mentre le variazioni più contenute si osservano ad Ancona (+1,0%) Brescia e Milano (entrambe +1,3%). Roma si ferma all’1,6%, Napoli è all’1,9%, Palermo al 2%, Torino all’1,4%. L’inflazione acquisita per il 2021, ossia il dato che si avrebbe a fine anno con variazioni nulle nei prossimi mesi, è pari a +1,6% per l’indice generale e a +0,8% per la componente di fondo. Lo rileva l’Istat diffondendo i dati definitivi sui prezzi a luglio.

Come segnala l’Istat i prezzi dei bene energetici registrano un’ impennata del 18,6% in confronto al luglio 2020. In particolare la componente regolamentata, in sostanza le bollette di luce e gas, balza di ben il 34%. Ieri l’Unione nazionale dei consumatori ha lanciato l’allarme per il caro carburante che contraddistingue il periodo dei grandi spostamenti estivi. La benzina si paga il 18,6% in più di un anno fa mentre il gasolio il 17,6%. Significa spendere circa 13 euro in più per un pieno di benzina e 11 euro per le vetture diesel.

Tornano a crescere anche i prezzi dei beni alimentari lavorati (+ 0,2%). I vacanzieri non devono fare i conti solo con il caro carburanti. Come rileva sempre l’Unione nazionale consumatori “In un solo mese il trasporto aereo passeggeri è salito del 14% mentre per chi ha deciso di raggiungere il luogo di villeggiatura con la nave si tratta di una batosta record: se il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne è rincarato del 22,5% rispetto a giugno, il solo trasporto marittimo ha un balzo sul mese precedente del 24,7%. I voli nazionali salgono del 17%, i villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù del 15,4%, i voli internazionali del 12,3%, i pacchetti turistici internazionali dell’8,1%”.

Confermato il dato tedesco che vede un’inflazione doppia rispetto a quella italiana. In Germania i prezzi sono aumentati in media del 3,8% rispetto al luglio 2020 e dello 0,9% sullo scorso giugno. Conferma anche per gli Stati Uniti con il carovita che in luglio si è portato al 5,4%.

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