“Un’altra giornata impegnativa: abbiamo tutti gli 11 mezzi aerei in volo per la Sardegna, molti dei quali sul rogo dell’Oristanese, gli elicotteri dei Vigili del fuoco e dell’esercito e sette Canadair che stanno cercando di spegnere le fiamme che, secondo una prima stima sommaria tra Santu Lussurgiu e Cuglieri hanno divorato circa 10mila ettari di territorio“. Lo dice all’Ansa il direttore generale della Protezione Civile della Sardegna, Antonio Belloi, che continua a coordinare gli interventi con la sala operativa regionale e in stretto contatto con il capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale per domare le fiamme che da sabato 24 luglio stanno devastando vaste zone dell’Oristanese, in Sardegna. “Il fronte più importante è quello tra Cuglieri e Santu Lussurgiu – prosegue Belloi – e le condizioni meteo non aiutano, anche perché il vento da scirocco ha rotato a libeccio. Resta dunque valido il bollettino di pericolo incendio ‘estremò che abbiamo messo ieri”. A Porto Alabe fiamme alte alcuni metri e residenti e turisti in fuga dal fumo acre. Circa 200 le persone che hanno lasciato le proprie abitazioni per l’aria irrespirabile. Il presidente della Regione Christian Solinas ha fatto sapere di seguire in costante collegamento con il Corpo Forestale, con i Vigili del fuoco e con le Forze dell’ordine l’evoluzione degli incendi. “Viviamo con preoccupazione, angoscia e immenso dolore queste ore drammatiche, nelle quali le fiamme minacciano, ancora una volta, l’incolumità dei cittadini, le loro proprietà, e il nostro prezioso patrimonio ambientale”

Immagini concesse all’Ansa da Giancarlo Cossu

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Roghi in Sardegna, vigili del fuoco al lavoro per spegnere le fiamme: le immagini riprese dall’elicottero

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