“In Seno alla Salute” è il nuovo progetto del ministero della Salute che punta ad una campagna promozionale di informazione e comunicazione, indirizzata alle donne in età fertile, per la prevenzione e cura del tumore al seno.

Il progetto è realizzato in collaborazione con le Breast Unit del Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata e dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Collegandosi al sito www.insenoallasalute.it e ciccando su “partecipa al progetto”, ci si potrà autenticare con il proprio cellulare e compilare il questionario anamnestico. Con quest’ultimo, si intende fornire alle giovani donne uno strumento semplice e rapido di screening con cui sarà possibile individuare pazienti a rischio e iniziare il programma di prevenzione oncologica. Qualora il sistema classifichi il paziente come a “maggior rischio”, vi è la possibilità di effettuare un consulto medico telefonico gratuito e, se lo specialista lo ritiene opportuno, si viene indirizzati verso ulteriori approfondimenti clinici.

Finalmente, dopo un periodo prolungato di restrizioni sociali e della mobilità che hanno provocato una drastica limitazione degli accessi ospedalieri e grave ritardo delle visite e dei controlli, si ritorna a dare attenzione a quelle patologie per le quali la prevenzione è determinante sulla prognosi. La Breast Unit rappresenta il luogo ideale per la cura dei tumori al seno poiché composta da un’equipe multidisciplinare di cui fanno parte il chirurgo senologo, il chirurgo plastico ricostruttivo, l’oncologo, il radiologo e altri specialisti che accompagnano la donna in tutto il suo percorso di diagnosi, cura e riabilitazione.

La Breast Unit del Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata è in prima linea nella lotta contro il tumore al seno cercando di fornire la migliore offerta terapeutica oncologica e ricostruttiva. È mio personale orgoglio farne parte, e con tutto il team stiamo cercando di supportare e dare risposte a tutte quelle pazienti penalizzate dalla riduzione forzata delle attività cliniche legate alla pandemia.

La ricostruzione mammaria è parte essenziale del percorso di cura del tumore del seno, e stiamo lavorando per offrire un numero sempre più crescente di procedure ricostruttive effettuate con i tessuti propri (autologhi) rispetto alle ricostruzioni con protesi. Le ricostruzioni con i tessuti autologhi, come con il lembo Diep, il lembo Gran Dorsale e il trapianto di tessuto adiposo restituiscono una mammella con una forma ed un volume molto più naturali e con risultati più stabili nel tempo. Ottenere una simmetria con la mammella sana controlaterale con le tecniche autologhe è più semplice.

Stiamo rivolgendo particolare cura anche alle donne in attesa di una ricostruzione mammaria differita, cioè a quelle pazienti già sottoposte ad una mastectomia e in attesa di essere ricostruite, e alle donne che attendono interventi di revisione della propria ricostruzione per l’insorgenza di complicanze.

In linea con il piano d’azione globale dell’Oms per la prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili 2013-2020, con il progetto “In Seno alla Salute” il Sistema Sanitario Nazionale italiano punta ancora una volta sulla prevenzione, affinché la popolazione raggiunga i più elevati standard possibili in termini di salute e produttività ad ogni età, e tali malattie non costituiscano più un ostacolo per il benessere e lo sviluppo socio-economico.

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