Il Bundestag ha deciso di negare in futuro a chiunque venga condannato per manifestazioni antisemite o razziste la possibilità di ottenere la cittadinanza tedesca, anche in caso di condanne per delitti bagatellari (di lieve entità). Il provvedimento, ad esempio, potrà essere applicato anche per chi mette al rogo bandiere israeliane in manifestazioni di piazza, in quanto negazione del diritto all’esistenza fisica degli ebrei e non mera protesta politica. La Grande coalizione ha in progetto in futuro di punire anche la propaganda e l’esibizione di bandiere di organizzazioni che sono messe al bando come terroristiche da parte dell’Ue, tra le quali spicca Hamas. Il catalogo di domande poste nella procedura di rilascio della cittadinanza sarà modificato in modo da lasciare trasparire meglio eventuali tendenze antisemite. Il Bundestag ha parallelamente approvato l’estensione del diritto a richiedere la cittadinanza tedesca anche ai discendenti diretti o adottivi di coloro che ne furono privati o esclusi dal nazionalsocialismo che non ricadevano ancora espressamente nella disposizione costituzionale già esistente.

È la quarta Einbürgerungsgesetz. La Germania aveva già modificato le disposizioni un anno fa, decidendo di togliere la cittadinanza a chi abbia combattuto per l’Isis e possedesse comunque anche un’altra cittadinanza. Allo stesso modo aveva escluso l’accesso al diritto a essere naturalizzati dei poligami. Requisito necessario per diventare nuovo cittadino una chiara identificazione e chi ha imbrogliato può vedersi ritirare la cittadinanza con effetto retroattivo fino a dieci anni. Varata giovedì anche una legge sui crimini d’odio che punisce la pubblicazione in rete di liste di avversari, diffondendone nomi e indirizzi idonei a porli in pericolo. Inoltre, il provvedimento persegue anche le offese indirizzate direttamente a gruppi, comunità ebraiche o musulmane, pure non diffuse pubblicamente o dirette contro singoli, e dunque finora non perseguibili come istigazioni all’odio o ingiurie.

Con la nuova legge il Parlamento corre ai ripari dopo che il rapporto sulla criminalità politica presentato a giugno dal presidente del Verfassungschutz (Ufficio federale della protezione della Costituzione) Thomas Haldenwang e dal ministro degli Interni Horst Seehofer (Csu) ha registrato nel 2020 un aumento attorno al 19% dei reati violenti a sfondo politico. Specificamente tra di essi un aumento di circa il 10% di quelli a sfondo neonazista. Il capo dell’Ufficio della Cancelleria Helge Braun (Cdu) in un commento riportato dai media tedeschi ha registrato come la pandemia abbia contribuito all’aumento dell’estremismo di destra e la diffusione di teorie complottistiche.

Il Bundestag intende contrastare con decisione anche al suo interno focolai di estremismo. Il personale di polizia ed amministrativo sarà meglio istruito sul riconoscimento e modo di trattare simili evenienze. Verrà designata una persona a cui i collaboratori potranno segnalare in modo non burocratico e confidenziale episodi di estremismo. Il presidente dell’Assemblea parlamentare Wolfgang Schäuble (Cdu) ha assicurato che ogni sospetto sarà verificato, respingendo però accuse generalizzate.

Il pacchetto varato dal Bundestag prevede anche norme a difesa dagli stalker e in tutela dei minori. Chi diffonde fotografie di nudo contro la volontà della persona interessata potrà essere sottoposto più velocemente a custodia cautelare. Sarà poi reato specifico dare indicazioni in rete suggerendo pratiche contro i minori. Un’inchiesta televisiva aveva rivelato come foto normalissime di bambini, anche vestiti di tutto punto, vengano rubate a migliaia dagli account di genitori ignari e diffuse in siti pedopornografici sul darkweb. Maggiore tutela anche contro la prostituzione coatta: il cliente sarà punibile se ci sono segni di maltrattamenti o dietro dichiarazione della donna.

Il Bundestag ha approvato parallelamente anche la possibilità di riprocessare per omicidio chi sia stato già assolto definitivamente se emergono nuove prove, come tracce di Dna, o testimonianze, o vengono ritrattate quelle già rese. Finora era ammesso solo se si evidenziavano manipolazioni nelle prove già esibite. La norma si scontra contro il principio costituzionale che vieta di riprocessare chi sia già stato assolto e se anche la seconda camera del Bundesrat varerà la legge, l’ultima parola la avrà la Corte costituzionale.

Con altrettanta decisione il Bundestag tedesco con 352 voti a favore, 290 contrari e 10 astensioni ha varato anche la riforma della legge sul clima del 2019. Anche se per i Verdi non si è andati abbastanza in là. La maggioranza ha anticipato di 5 anni, cioè al 2045, la data entro la quale dev’essere raggiunta la neutralità nelle emissioni di gas serra. Dieci giorni fa erano d’altronde stati diffusi i risultati allarmanti della missione artica a guida tedesca “Mosaic” raccolti dagli scienziati della nave rompighiaccio Polarstern, rimasta ancorata a una zolla di ghiaccio andando alla deriva per oltre un anno. Alternandosi in gruppi di lavoro a meno 45 gradi hanno verificato che lo spessore dei ghiacci si è già dimezzato rispetto a 130 anni fa e può diventare instabile con un aumento di appena 1,5 gradi Celsius dell’atmosfera.

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