Dopo attese e rinvii dovuti alla pandemia in corso, apre le porte a pochi passi da Milano PizzAut, il ristorante gestito completamente da ragazzi autistici, il primo in Europa. Inizialmente l’inaugurazione era stata programmata per il 2 aprile del 2020, ma il coronavirus ha bloccato tutto. I ragazzi avevano quindi rivisitato il progetto in chiave itinerante, con un foodtruck. Oggi, nel giorno della festa dei lavoratori, il progetto diventa finalmente realtà e il locale inizia la sua attività a Cassina dè Pecchi, comune nel Milanese. All’evento ha partecipato anche la presidente del Senato ,Maria Elisabetta Alberti Casellati: “Siete un esempio di cui l’Italia è orgogliosa” ha detto. Casellati ha ricordato l’incontro avuto due anni fa in Senato “quando i ragazzi sono venuti a preparare i loro prodotti, la pizza, e avevano espresso il loro sogno di poter finalmente creare un loro posto di lavoro” e “oggi questo sogno si è realizzato e quello che mi rende davvero contenta è aver fatto parte di quel sogno e di questa realizzazione. Aver trascorso con voi il momento magico di quell’incontro e avervi rivisti qui dopo che avete realizzato questa idea meravigliosa mi fa sentire parte della vostra comunità e ci tengo a farne parte”. Casellati ha poi aggiunto che “è altamente simbolico che questa inaugurazione avvenga nel giorno del primo maggio” perché “il lavoro dà dignità, inclusione sociale, elimina le differenze. Il lavoro significa avere la possibilità di relazionarsi con gli altri soprattutto in questo momento così doloroso per il nostro paese”. A dare vita al progetto che ha portato all’apertura di PizzAut è stato Nico Acampora, educatore, padre di un ragazzo autistico e assessore nel vicino Comune di Cernusco sul Naviglio: “Ci sono 600mila persone autistiche in Italia, non è possibile che esista una sola PizzaAut”, ha detto, aggiungendo che “in tanti credono che si possa costruire un mondo migliore per le persone autistiche attraverso il lavoro”

Articolo Precedente

Lavoro, in Italia i disabili sono ancora i grandi esclusi. “Solo il 35% occupato. E le donne sono le più svantaggiate” – le storie

next
Articolo Successivo

Scarp de’ Tenis, i primi 25 anni del mensile di strada della Caritas. Delpini: “Senza questo giornale Milano sarebbe più muta”

next