Norbert Feher, alias Igor il Russo, è stato condannato in Spagna alla massima pena; un ergastolo che potrà essere sospeso a determinate condizioni, nel suo caso, dopo 30 anni; per uno dei tre omicidi di cui è considerato colpevole, avvenuti nel 2017 in Aragona. Per gli altri due assassinii la pena decisa dal giudice è di 25 anni ciascuno. La settimana scorsa l’uomo era stato dichiarato colpevole dei tre crimini più gravi imputatigli dalla giustizia spagnola: gli omicidi dell’allevatore José Luis Iranzo e degli agenti della Guardia Civil Víctor Romero e Víctor Jesús Caballero, freddati la sera del 14 dicembre 2017 ad Andorra, località dell’Aragona.

Un verdetto che il criminale, in realtà nato in Serbia; aveva ascoltato impassibile, rinchiuso in una gabbia di vetro e con lo sguardo fisso per quasi tutto il tempo sull’incaricata di darne lettura. La pubblica accusa e le parti civili avevano chiesto per lui prisión permanente revisable, la massima pena possibile in Spagna e oggi è arrivata la sentenza del giudice. Igor il Russo si nascose in quella zona della Spagna orientale dopo aver ucciso in Emilia-Romagna, mesi prima, il barista Davide Ferri e la guardia ecologica Valerio Verri. Per quei fatti & dopo i quali sfuggì a una massiccia caccia all’uomo delle forze dell’ordine italiane; è stato condannato in appello all’ergastolo.

Giorni prima del triplice omicidio di Andorra, a pochi chilometri da lì, Feher sparò a due abitanti della zona, che si salvarono per miracolo. Quell’episodio gli è valso una condanna a 21 anni. Il pomeriggio del 14 dicembre 2017, gli uomini della Guardia Civile sulle sue tracce si fecero accompagnare da Iranzo, buon conoscitore delle campagne in cui si temeva fosse nascosto, e lo scovarono. Feher, secondo la giuria popolare, tese loro un agguato: prima uccise a colpi di pistola Iranzo, poi anche gli agenti Romero e Caballero. Fuggì a bordo dell’auto dell’allevatore e venne arrestato ore dopo. Da allora è rimasto dietro le sbarre.

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