Ha fatto scoppiare la polemica un video amatoriale girato il 25 aprile a Padova, in via Umberto I, che riprende tre agenti della polizia municipale mentre fermano un ragazzo di origine straniera. Le immagini, pochi secondi, hanno fatto il giro del web, scatenando le critiche: il fermo finisce con un violento corpo a corpo, uno dei poliziotti immobilizza il giovane con una stretta al collo, poi il ragazzo cade a terra, bloccato da due degli agenti.

Sulla polemica si è inserita anche Coalizione Civica, il movimento formato da Arturo Lorenzoni – oggi portavoce dell’opposizione in Veneto – che a Padova è in maggioranza in Giunta comunale. “Non avremmo mai voluto vedere una cosa simile nelle vie della nostra città – affermano i rappresentanti della formazione – Quanto avvenuto il 25 aprile è un evento che inevitabilmente riporta negli occhi immagini di violenza e abuso delle polizie contro stranieri e persone di colore che negli ultimi mesi hanno fatto il giro del mondo”.

Secondo la ricostruzione, che però non è visibile per intero dal video, il ragazzo, un ventenne, percorreva in senso contrario via Umberto I, area pedonale, ed era senza mascherina sul volto. Per questo i vigili gli hanno intimato l’alt, ma senza successo: il ragazzo ha proseguito, tentando di fuggire. Nelle immagini, girate da un passante, si vedono quattro vigili impegnati nell’operazione: uno di loro resta a guardare, distanziato, gli altri 3 ingaggiano una “lotta” con il giovane, mentre cerca di divincolarsi. Uno dei tre lo prende alle spalle e lo blocca, stringendogli un braccio attorno al collo, poi il corpo a corpo finisce a terra, e gli altri due agenti immobilizzano il ragazzo tenendogli le mani dietro alla schiena. In quel momento si sentono le voci di un passante, che si avvicina con il telefonino e dice agli agenti: “Volete ammazzarne un altro ? Volete farlo respirare….?”. Il riferimento è ai casi statunitensi, in particolare quello di George Floyd, l’afroamericano ucciso il 25 maggio 2020 dalla polizia.

Secondo quanto si è appreso, il giovane fermato non avrebbe riportato ferite o altre conseguenze. “Quando mi sono state sottoposte le immagini che circolavano in rete ho subito chiesto un dettagliato rapporto su quanto accaduto al Comando della Polizia Locale”, ha spiegato l’assessore alla sicurezza del comune di Padova, Diego Bonavina. “Non serve ribadire – ha aggiunto – che la nostra amministrazione, da sempre e coi fatti, ha dimostrato di essere attenta tanto ai diritti quanto ai doveri di tutti. Capisco che questi episodi siano spiacevoli per tutti, agenti compresi, soprattutto dopo i gravi episodi avvenuti negli Stati Uniti. Ma mi sento di escludere che il caso in oggetto nasca da quell’humus culturale sbagliato“. Bonavina ha anche sottilineato che il comportamento tenuto dal ragazzo, rifiuto di fermarsi all’alt, rifiutato di fornire i documenti, la tentata fuga, integrano reati penali, sui quali è in corso un procedimento di polizia giudiziaria.

Le parole dell’assessore, però, non hanno convinto Coalizione Civica: “Sono necessari urgenti chiarimenti rispetto a questa aggressione – hanno affermato i suoi rappresentanti – Non condividiamo le parole minimizzanti dell’assessore alla sicurezza, e auspichiamo che prosegua l’indagine interna”. Si tratta, hanno concludo, di un evento “che inevitabilmente riporta negli occhi tante immagini di violenza e abuso delle polizie contro stranieri e persone di colore, che hanno provocato grande indignazione. Esprimiamo la stessa indignazione, denunciando il comportamento dei vigili per un uso spropositato e sproporzionato della violenza”.

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