“Le ragazze hanno il diritto di diventare ciò in cui credono e ogni vostro sogno può diventare realtà”. Le prime parole da presidente del Kosovo di Vjosa Osmani sono state per le donne, per incoraggiarle a seguire le loro ambizioni. Giurista di formazione, 38 anni, dallo scorso novembre esercitava ad interim le funzioni di capo dello stato dopo l’arresto del presidente uscente Hashim Thaci, detenuto all’Aja con l’accusa di crimini di guerra. Poco dopo l’elezione, ha evidenziato le priorità per il Paese, e in cima c’è la lotta alla pandemia: “Abbiamo perso molte vite e possiamo perderne tante altre”, ha affermato, ringraziando tutti i deputati che l’hanno sostenuta, compresi quelli del partito Ldk (Lega democratica del Kosovo), dal quale nei mesi scorsi è stata estromessa per divergenze con la dirigenza del partito. “Mi impegno a lavorare per il rafforzamento delle strutture statali e dello stato di diritto“, ha assicurato e si è poi riferita al negoziato con Belgrado. Il dialogo, ha detto, è la via da seguire, ma esso deve essere giusto ed equo. “E non vi potrà essere una normalizzazione dei rapporti fino a quando i criminali di guerra serbi non saranno assicurati alla giustizia”, ha aggiunto.

Osmani effettuato gli studi di master e di dottorato all’Università americana di Pittsburgh e oltre all’albanese parla serbo, turco, inglese e spagnolo. È docente universitaria e tiene corsi in diritto internazionale. Nata a Mitrovica, Osmani è sposata e ha due figlie gemelle e negli anni scorsi ha lavorato come assistente nell’ufficio dell’ex presidente Fatmir Sejdiu, proseguendo poi la sua carriera politica come parlamentare. È la seconda donna a ricoprire la carica dopo Atifefe Jahjaga, presidente del Kosovo dal 2011 al 2016.

È stata eletta presidente a maggioranza semplice dal parlamento nel tardo pomeriggio di lunedì 5 aprile con 71 voti a favore (sul totale di 120, quorum di 61), dopo che erano andati a vuoto i due primi tentativi che richiedevano la maggioranza dei due terzi (80). In aula al momento del voto erano presenti 82 deputati, due in più del quorum richiesto per legge. L’altro candidato in lizza, Nasuf Bejta, non ha ottenuto nessun voto a favore. I deputati del Partito democratico del Kosovo (Pdk), dell’Alleanza per il futuro del kosovo (Aak) e di Srpska Lista (SL, il maggiore partito della comunità serba) non hanno partecipato al voto.

Nelle elezioni politiche del 2019 Osmani è stata capolista della Lega democratica del Kosovo (Ldk), ed è stata successivamente eletta alla presidenza del parlamento. Ma per forti divergenze emerse con la leadership del partito, lo scorso giugno è stata estromessa dall’Ldk. Nelle ultime elezioni del 14 febbraio scorso, si è presentata con una sua lista denominata ‘Guxo’ (‘Osare’) insieme al movimento ‘Autodeterminazine’ del nuovo premier Albin Kurti, vincitore con oltre il 50%.

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