Sono arrivati a Wuhan per indagare sull’origine della pandemia, iniziata proprio nella città dell’Hubei. Ma gli esperti dell’Oms al momento respingono nettamente l’ipotesi della fuga di Sars-Cov-2 dal laboratorio, sostenuta in particolare dall’ex presidente americano Donald Trump. Per il capo della squadra Peter Ben Embarek, che ieri aveva annunciato la raccolta di “dati mai ottenuti finora”, si tratta di una tesi che è soltanto un “eccellente soggetto” per un film o una serie tv. “Se iniziamo a seguire e dare la caccia ai fantasmi qua e là, non andremo mai da nessuna parte”, ha detto in un’intervista all’Afp, promettendo comunque di “seguire la scienza e i fatti” per trarre una conclusione definitiva sull’origine della pandemia.

La squadra di dieci esperti ha visitato ieri l’Istituto di virologia di Wuhan, finora il sito più controverso dove si è recata la delegazione, e il passaggio all’Istituto è stato “importante per capire da dove vengono queste storie” della fuoriuscita del virus, ha proseguito Embarek, specialista in sicurezza alimentare di stanza a Pechino per l’Oms all’inizio degli anni 2010. Il team ha inoltre fatto sapere che la controparte cinese ha fornito un alto livello di cooperazione ma ha raccomandato cautela dall’aspettarsi risultati immediati dalla visita e ha trascorso 2 ore con manager e residenti del centro amministrativo della comunità di Jiangxinyuan nel distretto di Hanyang di Wuhan. Le statistiche ufficiali mostrano che ci sono stati almeno 16 casi confermati nella comunità lo scorso anno su quasi 10mila persone che vivevano lì quando è scoppiato il virus.

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