“L’emergenza pandemica aggrava situazioni già di per sé fragili come quella di chi vive una grave disabilità e dipende dall’assistenza di familiari o di chi è preposto a tale compito. L’unica soluzione è il vaccino. Il calendario vaccinale però non prevede fra i gruppi prioritari coloro che sono in questa condizione e che hanno quasi sempre bisogno di terzi riducendo a zero il possibile rispetto delle misure di distanziamento fisico necessario a prevenire il contagio”. Inizia così il video-appello lanciato al governo dall’associazione Luca Coscioni tramite la voce del suo co-presidente, Marco Gentile, affetto da Sla. La richiesta è quella di vaccinare subito, con urgenza, “tutte le persone affette da una disabilità, chi si prende cura di loro e i caregiver”.

“Nel caso di una positività o di una malattia conseguente all’infezione da COVID 19, chi riceve assistenza rimarrebbe ancor più solo, vedrebbe il venir meno anche la possibilità di esaudire i bisogni più essenziali, sarebbe ancor più in balia dei marosi della vita”, si legge nel comunicato dell’associazione. Per questo vanno vaccinate le persone con disabilità, senza dimenticare “chi si prende cura di noi, che forse ha la priorità, senza di loro la nostra vita non avrebbe un senso”.

“ll piano strategico vaccini (pubblicato nella pagina del Governo https://info.vaccinicovid.gov.it/) indica fra l’altro il calendario della somministrazione degli stessi. Non sono indicati fra i cosiddetti gruppi prioritari né le persone con disabilità, né chi li assiste. E per paradosso, nel piano stesso, così come reso pubblico, gli stessi non sono proprio menzionati”, ha dichiarato Rocco Berardo, avvocato e coordinatore delle iniziative sulla disabilità dell’Associazione Luca Coscioni.

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