Sono le ultime ore per chiedere l’esenzione dal pagamento dei 90 euro del canone Rai 2021. Dal 2016, quando è partito l’addebito automatico in bolletta della luce, chi è titolare di un’utenza elettrica ma non possiede un televisore in casa può presentare una dichiarazione ad hoc, via web oppure con raccomandata o Pec. La scadenza ordinaria è il 31 gennaio, che però quest’anno cade di domenica. Per questo il termine è posticipato a lunedì 1° febbraio. Resta irrisolto invece il problema dei bar e ristoranti rimasti chiusi per molti mesi: le loro associazioni di rappresentanza avevano chiesto che si trovasse una soluzione per evitare il pagamento, vista la difficile situazione economica, ma la richiesta non è stata recepita. Anche Federalberghi ha chiesto l’esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte, in particolare Imu, Tari e canone Rai, oltre al sostegno alle imprese in affitto e alla riduzione dell’aliquota Iva al 5%.

I pubblici esercizi e gli alberghi, come uffici e negozi, pagano peraltro un canone speciale molto più alto di quello standard che si applica alle famiglie: si va dai quasi 7mila euro annui per gli hotel a cinque stelle e cinque stelle lusso con almeno 100 camere ai 2mila per gli esercizi pubblici di lusso. Si scende a poco più di mille euro per i 3 e 4 stelle con oltre 10 televisori e gli esercizi pubblici di seconda categoria, mentre pensioni, affittacamere ed esercizi pubblici di terza e quarta categoria pagano 407 euro l’anno e per le piccole strutture con un solo apparecchio, così come per istituto religiosi, scuole e studi professionali, la cifra è di 203 euro annui.

Franca Biglio, presidente dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni, ha scritto direttamente al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli per farsi “portavoce delle numerose segnalazioni pervenuteci da parte di Sindaci e amministratori di piccoli Comuni” e sostenere “la legittima richiesta di proprietari e/o gestori di bar, ristoranti e circoli” ad ottenere “l’esenzione del Canone Rai 2021 nella sua totalità a ristoro di quanto versato per il 2020 senza di fatto aver usufruire del servizio, o quantomeno la riduzione del canone stesso ad un terzo di quanto richiesto”.

Tornando alla domanda di esenzione, gli interessati devono compilare il “quadro A” del modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate dichiarando che in nessuna delle abitazioni dove è attivata un’utenza elettrica a proprio nome è presente un apparecchio tv di proprietà appartenente a un componente della famiglia. Il quadro può essere compilato anche dagli eredi per dichiarare che nell’abitazione presso la quale è ancora attiva l’utenza elettrica ancora intestata a una persona deceduta, non è presente alcun apparecchio tv. Se non si può trasmettere la domanda via web, il modulo può essere inviato tramite raccomandata. In alternativa, è anche possibile rivolgersi a intermediari come i Caf. Chi dovesse saltare la scadenza di lunedì potrà beneficiare di un esonero parziale: presentando domanda entro il 30 giugno si verrà esonerati per il secondo semestre dell’anno.

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