Per effetto dell’ultimo decreto del governo che ha fissato le restrizioni anti-Covid in vigore fino al 15 gennaio, oggi e domani in Italia valgono le regole della zona arancione. Ciò significa che è consentito spostarsi liberamente solo nel proprio Comune. I negozi sono aperti, mentre restano chiusi bar, pasticcerie e ristoranti, a cui sono comunque permessi l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 22. Invariato il coprifuoco dalle 22 alle 5. L’autocertificazione (scaricabile qui) serve solo per andare in un altro Comune, in un’altra Regione o per muoversi durante le ore notturne, a patto che sussistano motivi di salute, lavoro o necessità.

Il decreto approvato il 5 gennaio conferma però una deroga introdotta durante le vacanze natalizie. Chi vive nei Comuni con meno di 5mila abitanti, infatti, per evitare di essere penalizzato rispetto a chi vive nelle metropoli, può uscire dai confini comunali purché rimanga entro un raggio di 30 chilometri. È comunque vietato, però, raggiungere i capoluoghi di provincia. Perché questa precisazione? L’obiettivo del governo è quello di limitare il più possibile gli assembramenti nei centri storici, come avvenuto nei weekend precedenti alle vacanze di Natale.

È bene ricordare che le restrizioni in vigore il 9 e 10 gennaio hanno carattere transitorio: a partire da domenica tornerà in funzione la divisione in zone di rischio delle Regioni. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha già firmato l’ordinanza, esecutiva proprio da domenica, per inserire in fascia arancione Lombardia, Emilia, Veneto, Calabria e Friuli. In queste 5 Regioni, quindi, le regole previste dal colore arancione rimarranno in vigore almeno per le prossime due-tre settimane. Un’ulteriore novità potrebbe arrivare a ridosso del 15 gennaio, quando il presidente del Consiglio dovrà rinnovare il dpcm in scadenza. In quell’occasione è probabile che venga revocato il divieto di spostarsi tra Regioni, purché si trovino in area gialla.

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