La coerenza non è una prerogativa dei politici, questo si sa. Ma la rete non dimentica e costringe tutti a fare i conti con dichiarazioni e promesse che in alcuni casi sono talmente incoerenti e contraddittorie rispetto a comportamenti successivi, da far sganasciare dalle risate (se non ci fosse da piangere). Nelle ore della crisi ventilata da Matteo Renzi e Italia Viva, che da settimane minacciano Giuseppe Conte avanzando pretese su pretese, un tuffo nel passato è più che mai utile.

Il Matteo Renzi che in queste ore gioca la sua partita al rialzo, dall’alto del suo partitino, è lo stesso Matteo Renzi che per diverso tempo ha detto “No ai veti dei partitini“, ha invocato “patti chiari” e “governi stabili”. Lo stesso che ne 2019 ha detto che “non si fa politica con i risentimenti personali ma mettendo al centro i bene comune”. Lo stesso che nel 2016 aveva dichiarato più e più volte che si sarebbe ritirato dalla scena politica in caso di sconfitta al referendum. Il presente parla da solo.

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