“Se abbiamo dovuto rinviare le elezioni regionali perché non è sicuro tornare alle urne allora deve essere rivalutato anche il ritorno a scuola”. Con queste parole il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, si schiera dalla parte di chi polemizza con il governo e questa volta lo fa attaccando la ministra all’Istruzione: “Azzolina non può pretendere nulla. Venga lei in Calabria, nei singoli territori a organizzare in sicurezza la riapertura visto che è l’unica cosa che sembra interessarle. Per me la priorità è tutelare la salute dei ragazzi, anche quella psicologica, l’istruzione da malati o peggio ancora da morti non sarebbe comunque possibile. Quindi, se mi sarà garantito che neanche un ragazzo andando a scuola o nel tragitto sarà contagiato, riapriremo. Altrimenti, se non ci sarà massima sicurezza, si continuerà con la didattica a distanza: i ragazzi la sanno gestire anche bene”.

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Veneto, Marche e Friuli rimandano il rientro in aula alle superiori al 31 gennaio. Toscana e Sicilia: “Noi al via il 7”

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Veneto, Zaia annuncia: “Non è prudente lasciare aperte le scuole superiori, fino al 31 gennaio didattica a distanza”

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