Gli Stati Uniti approvano il secondo vaccino per combattere il Covid-19. L’agenzia del farmaco statunitense, la Food and Drug Administration (Fda), ha deciso di concedere l’autorizzazione d’uso d’emergenza al vaccino di Moderna. Lo ha reso noto la stessa Fda su Twitter, spiegando che “l’autorizzazione all’uso permette che il vaccino venga distribuito negli Stati Uniti per gli individui di età pari o superiore ai 18 anni”. Ora tocca ai Centri per il controllo e la prevenzione autorizzare la somministrazione del vaccino. In settimana è prevista una riunione su questo. Se ci sarà il via libera, la distribuzione inizierà già la prossima settimana, insieme a quello messo a punto da Pfizer e BioNTech. “Rimaniamo concentrati sul potenziamento della produzione per aiutarci a proteggere quante più persone possibile da questa terribile malattia”, ha dichiarato Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna. La consegna al governo degli Stati Uniti inizierà immediatamente, fa sapere l’azienda in una nota. Nel dettaglio, “circa 20 milioni di dosi saranno consegnate entro la fine di dicembre 2020“, informa l’azienda.

Moderna prevede di avere 100-125 milioni di dosi disponibili a livello globale nel primo trimestre del 2021, di cui 85-100 milioni disponibili per gli Stati Uniti. La Fda ha stabilito che il vaccino Moderna soddisfa i criteri di legge per il rilascio dell’autorizzazione per la distribuzione. “La totalità dei dati disponibili fornisce una chiara evidenza: il vaccino può essere efficace nella prevenzione di Covid-19. I dati mostrano anche che i benefici noti e potenziali superano i rischi noti e potenziali”, spiega l’agenzia americana in una nota, assicurando alla popolazione e alla comunità medica di aver “valutato approfonditamente le informazioni disponibili sulla sicurezza, l’efficacia e la qualità della produzione” anche di questo vaccino.

Il vaccino di Moderna viene somministrato in due dosi, a un mese di distanza l’una dall’altra. I dati di sicurezza disponibili a sostegno dell’autorizzazione includono un’analisi su 30.351 persone arruolate in uno studio in corso negli Stati Uniti. Il vaccino è risultato efficace al 94,1% nel prevenire la malattia Covid tra i partecipanti al trial esaminati per la valutazione di efficacia. Il farmaco contiene una piccola parte dell’Rna messaggero del virus, che istruisce le cellule dell’organismo a produrre la caratteristica proteina ‘spike’ del virus. Questo processo non causa la malattia ma innesca il sistema immunitario che impara a reagire in senso difensivo, producendo una risposta immunitaria contro Sars-CoV-2.

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