FqChart è la media aritmetica settimanale dei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani, in esclusiva per ilfattoquotidiano.it. Concorrono alla media tutti i sondaggi pubblicati dai maggiori istituti demoscopici nella settimana appena conclusa.
Settimana dal 6/12 al 12/12/2020
La fine della stagione autunnale e quella, probabile, della seconda ondata della pandemia segnano uno dei momenti più critici per la coalizione al governo che questa settimana scende al di sotto del 42%, superata, ancora una volta, da quella di centrodestra (47,4%).
Il Movimento 5 stelle si conferma l’anello debole della maggioranza, come del resto è stato per tutto il 2020, avendo perso nel mese di ottobre la terza posizione tra i partiti più graditi agli elettori a vantaggio di Fratelli d’Italia. Questa settimana il Movimento è al 14,8% medio (min. 14% per Emg, max 15,6% per Ixè), oltre due punti in meno rispetto al risultato delle Europee 2019. Lo stallo dovuto alla mancanza (tuttora) di una leadership forte e la lungaggine del processo che ha portato agli Stati Generali non hanno trattenuto quella parte, ancora presente, di elettori presumibilmente più vicini alle politiche di destra. La prossima settimana vedremo sull’elettorato grillino gli effetti conseguenti al voto della risoluzione sul Mes e alle relative polemiche.
Nel frattempo la Lega si conferma primo partito col 23,6%, lontanissima dai valori di inizio 2020 ma con un trend positivo in almeno quattro dei sei sondaggi pubblicati questa settimana (è sopra il 24% per Swg ed Emg).
Tiene il Partito Democratico che continua a ruotare intorno al 20% da più di un anno. Questa settimana è al 20,9%, con una punta del 21,5% attribuitagli da Demos.
I Fratelli d’Italia sono stabilmente al terzo posto con una media del 16,4%, ma per Tecnè hanno già superato il 17%. Difficile prevedere se la crescita costante del partito di Giorgia Meloni continuerà, ma a giudicare dal gradimento della leader (che ha superato questa settimana il premier Conte in due rilevazioni) FdI sembra puntare al 20% (a discapito dell’alleato leghista).
La terza gamba del centrodestra, Forza Italia, resiste a una fine annunciata da troppo tempo e si tiene stabilmente al 7,4% medio, addirittura in crescita fino all’8,2% per Tecnè.
Bene LaSinistra/Liberi e Uguali al 3,2%, sopra di un soffio ai due partiti rivali Italia Viva e Azione, entrambi al 3,1%. In quattro dei sei sondaggi analizzati il partito di Carlo Calenda è avanti a quello di Matteo Renzi, ma quest’ultimo pareggia i conti grazie a un robusto 4,4% assegnato da Emg a Iv. Almeno fino alla prossima settimana, quando gli elettori certamente valuteranno le ultime uscite dell’ex rottamatore in merito a una probabile crisi di governo.
Istituti considerati: Swg, Ixè, Tecnè, Emg, Quorum/Youtrend, Demos
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