Le ha sparato uccidendola, poi si è suicidato con la stessa pistola. L’omicidio-suicidio è accaduto nel pomeriggio del 6 dicembre nel Savonese, in località Vellego, nel Comune di Casanova Lerrone. Si tratta di Corrado Testa, un agricoltore di 57 anni, che ha ucciso la figlia della sua compagna. La vittima è Jessica Novaro, ha 29 anni e lavorava in un supermercato a Borghetto Santo Spirito. Sull’episodio indagano i carabinieri.
A scatenare il delitto è stata, secondo i primi raccolti dai carabinieri una lite tra Testa e la madre della ragazza, Maria Donzella: tra i due ci sarebbero stati da tempo dissidi, tanto che la compagna stava pensando di chiudere la relazione. Durante la lite la 29enne sarebbe intervenuta a difesa della madre e a questo punto Testa ha sparato usando una pistola calibro 9. Jessica – pur ferita al petto – è fuggita fuori casa, verso il centro del paese, dove è caduta ferita a morte. Prima di cadere a terra, tra l’altro, ha anche chiesto aiuto ai vicini di casa. Testa le è corso dietro e quando l’ha vista a terra immobile si è puntato la pistola alla testa e ha sparato, proprio mentre alcuni compaesani stavano arrivando a soccorrere la giovane. Il 56enne, che era vedovo dal 2011, quando perse la moglie in un incidente agricolo, è morto poco dopo l’arrivo dei soccorritori.
La magistrata di turno Maddalena Sala ha disposto l’autopsia sui due corpi. I carabinieri di Alassio, su incarico della procura di Savona, stanno cercando tra l’altro di “identificare” meglio la semiautomatica usata per sparare.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez