Oltre 5500 tra siti illegali e canali Telegram che trasmettevano illegalmente in tutto il mondo contenuti protetti da diritti d’autore sono stati oscurati. È l’esito di un’inchiesta condotta in 19 Paesi dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Stato a tutela del copyright. Il valore d’affari di questa truffa supera i 10 milioni di euro, come spiegano gli inquirenti, specificando che 15 degli indagati percepiscono il reddito di cittadinanza, nonostante gli ingenti proventi di questa attività illecita. Dalle indagini è emerso che i pagamenti degli abbonamenti pirata avvenivano anche tramite criptovalute.

Articolo Precedente

Coronavirus, a Roma arrivano i tamponi rapidi negli studi medici: “Affidabili al 90%”. Ecco come funzionano

next
Articolo Successivo

Messina, gare clandestine di cavalli tra clan in città: 33 arresti. Il video delle corse

next