Una festa in un appartamento, nonostante il coprifuoco. Succede a Bologna dove 23 studenti, tutti spagnoli tra i 23 e i 24 anni, si sono dati appuntamento in una casa di via Mazzini. I residenti si sono insospettiti e hanno subito avvertito la polizia. Così nella notte del 28 ottobre, all’una e mezzo, gli agenti hanno interrotto il party casalingo.

Uno degli inquilini dell’appartamento , fermato, ha fornito false generalità e per questo è stato denunciato. Poi, una volta entrata in casa, la polizia ha trovato altri 22 ragazzi e li ha sanzionati per disturbo della quiete pubblica, in particolare delle occupazioni e del riposo delle persone. Multarli per aver violato le norme anti-contagio non sarebbe stato possibile, dal momento che quella di non invitare più di sei persone in casa è una raccomandazione contenuta nel Dpcm e come scrive in una nota il Viminale: “le previsioni del Dpcm esplicitate in forma di raccomandazione non determinano, nel caso di comportamenti difformi, l’irrogazione di sanzioni“. Ma per i residenti dell’appartamento quattro denunce sono arrivate anche per ricettazione: nella casa gli agenti hanno trovato un carrello della spesa con la catena tagliata.

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