“È assolutamente chiaro che dobbiamo agire e adesso per evitare un’emergenza sanitaria nazionale”. Angela Merkel parla in conferenza stampa dopo l’incontro coi ministri-presidenti dei 16 Land tedeschi coi quali è stato concordato, come atteso, l’introduzione di un mini-lockdown su tutto il territorio nazionale da 2 novembre per un mese. “Misure dure”, ha anticipato la Cancelliera, che hanno un unico obiettivo: quello di appiattire la curva limitando il più possibile i contatti per consentire alle famiglie di trascorrere insieme il Natale. Restrizioni necessarie in un Paese che, per stessa ammissione della Merkel, non riesce più a tracciare il 75% delle infezioni. Un aspetto sul quale anche l’Italia ha fallito, come certificato dall’Istituto superiore di sanità.

Le misure compongono un piano più radicale rispetto alle misure introdotte dal nuovo Dpcm del governo Conte, visto che prevede la totale chiusura dei servizi di ristorazione, anche se restano consentiti asporto e take away. A differenza però dell’Italia, dove le superiori tornano con la didattica a distanza, in Germania scuole e asili restano aperti, così come i negozi, sempre se la soglia dei contagi lo consentirà. A vigilare saranno i singoli Land. Stadi a porte chiuse nella Bundesliga, stop anche a palestre, piscine, cinema e teatri, come previsto anche dal Dpcm. E sarà vietato anche pernottare in strutture recettive per motivi turistici.

“Il ritmo del virus e della diffusione è particolarmente veloce. Viviamo una crescita esponenziale dei contagi”, ha detto ancora Merkel, che ha lanciato l’allarme sul “sovraccarico del sistema sanitario se il ritmo resta questo”. Parlando poi di contagi e ricoveri, ha sottolineato che “oggi si è registrato il doppio delle infezioni della settimana scorsa. Anche nelle terapie intensive il numero delle persone è raddoppiato e il numero delle persone che devono respirare artificialmente è raddoppiato in 9 giorni”, ha continuato, ricordando che “la curva deve essere di nuovo abbassata e il numero dei nuovi contagi deve di nuovo ridursi”. Intanto il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha annunciato indennizzi per le attività colpite dalle nuove restrizioni: le piccole imprese potranno chiedere fino al 75% delle entrate che avevano registrato nello stesso periodo dello scorso anno e le grandi fino al 70%. Il totale degli aiuti per quattro settimane ammonterebbe a 7-10 miliardi di euro. Secondo Scholz si tratta di un costo complessivo tra i 7 e i 10 miliardi. Ecco le misure finora trapelate dall’incontro con le regioni:

Contatti – Saranno permessi gli incontri all’aperto tra i membri di sole due famiglie, con al massimo 10 persone. Vietate feste e assembramenti in luoghi pubblici e privati.

Ristorazione – Saranno chiusi ristoranti, bar, club, discoteche, pub e simili. Consentiti take away e cibo d’asporto.

Turismo – Stop ai pernottamenti per motivi turistici in tutto il Paese. I cittadini sono invitati ad astenersi in generale da viaggi e visite private, comprese quelle dei parenti. No alle gite.

Intrattenimento – Stop anche a teatri, opere o sale da concerto, così come saranno fermate attività sportive ricreative e amatoriali, chiuse palestre, piscine e centri fitness. Stop anche a fiere, cinema, bordelli e parchi di divertimento.

Estetica – Chiusi estetisti, centri massaggi e negozi di tatuaggi. Aperti fisioterapisti e parrucchieri.

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