Una o due volte la settimana i mercati si ricordano che c’è la pandemia e si dimenticano degli aiuti delle banche centrali e dei governi. Oggi è uno di quei giorni. Tutto, o quasi, vira al rosso dopo i nuovi dati sui contagi. In Europa affonda in particolare Francoforte che chiude a meno 3,7% in vista di misure più restrittive. Flessioni più contenute a Parigi (- 1,9%), Londra (- 1,1%) e Milano (- 1,8%). Piazza Affari beneficia della decisione di Standard & Poor’s che, a sorpresa, venerdì scorso ha migliorato il suo outlook sul paese. Ad arginare il calo del listino ci sono anche i guadagni di Fca (+ 0,7%) dopo le indiscrezioni di un via libera dell’Antitrust Ue alla fusione con Psa. Molto male al contrario Moncler (-5%), Nexi (- 4,1%) e Pirelli (- 4%). Le borse del Vecchio Continente hanno raccolto un testimone da mercati asiatici a loro volta fiacche, con Tokyo a – 0,1%, Shangai a – 0,8% e solo Hong Kong positiva (+ 0,5). La giornata è poi peggiorata con l’apertura negativa di Wall Street dove il Dow Jones perde ora il 2,9% e il Nasdaq il 2,2%. Ancora in forte calo il petrolio. Il Brent, greggio del mare del Nord i cui prezzi fanno da riferimento per il mercato europeo e per 2/3 degli scambi globali, scende di oltre il 3% a ridosso dei 40 $/barile. L’euro perde terreno sul dollaro (- 0,3%). Ciò nonostante leggero apprezzamento dell’oro che torna sopra i 1.900 $/oncia.

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