Palazzo Chigi, per il momento, non sta già lavorando a un nuovo Dpcm con misure ancora più restrittive. Fonti del governo hanno smentito le indiscrezioni delle ultime ore sul nuovo provvedimento allo studio che renderebbe già superato quello approvato solo pochi giorni fa. “In merito ad alcuni articoli apparsi oggi sui quotidiani”, hanno fatto sapere dal governo, “si fa notare che si tratta soltanto di mere ipotesi che non trovano alcun fondamento allo stato attuale perché è tutto vincolato all’andamento della curva epidemiologica, su cui c’è la massima attenzione da parte del governo”.

Questo però non esclude il fatto che, prossimamente, il governo debba ricorrere a nuove misure: “In questa fase di continua emergenza, con la situazione in costante evoluzione, certamente non si può escludere che possano essere adottati nelle prossime settimane altri provvedimenti, ma non significa affatto che siano state già prese delle decisioni o nuove misure. Azzardare o ipotizzare adesso, quindi, nuovi e imminenti decreti rischia soltanto di creare confusione e incertezze tra i cittadini. Nel frattempo il governo in queste ore sta continuando a lavorare in stretto contatto con le Regioni e le Autonomie locali per coordinare l’adozione di misure specifiche legate ad aree territoriali dove si riscontrano maggiori criticità”.

In queste ore infatti, il governo è al lavoro ad un protocollo sulle linee guida che fissino le regole comuni da seguire per le misure contenute nelle varie strette anti-contagio decise da ogni singola Regione. Il documento stabilisce dei criteri generali che servono a coordinare i territori, in accordo con il governo stesso. È quanto si apprende da ambienti del ministero delle Autonomie.

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